Buongiorno, ho firmato con WIND 3 un contratto per ADSL e mobile comprensivo di cellulare il 13/05/2020, avendo già un'altro contratto con FASTWEB il tecnico non tira il secondo cavo (perché dice di andare in penale) e aspetta la fine del contratto precedente in scadenza il 26/06/2020. Richiedo l'installazione e si presentano il 13/07/2020 (da tenere conto che uso l'ADSL per lavoro), scopro che l'operatore sul primo foglio d'intervento ha dichiarato il falso dicendo che non installava il modem perchè il cavetto non passava nei tubi dei cavi. Ora dall'installazione ho già effettuato dieci chiamate all'assistenza perchè la linea non funziona e riesco a collegarmi (se sono fortunato) con un solo dispositivo alla volta con basso livello di trasferimento dati.
Ho già fatto presente che in questo modo non riesco a lavorare (faccio spesso collegamenti sugli impianti in remoto).
Ora mi è anche pervenuta anche una fattura dove mi addebitano l'uso della linea da quando ho ricevuto il modem e non dalla sua reale attivazione.
Ora come posso muovermi per recedere senza pagare le penali.
Sono anche disposto a continuare il contratto di mobile senza però l'ADSL, calcolando che sono stato fermo anche dei giorni per il lavoro (ho dovuto utilizzare il cellulare).
Come posso tutelarmi da queste aziende che sembrano sempre avere il coltello dalla parte del manico?
Grazie mille
Claudio, dalla provincia di BG

Risposta:
faccia i suoi reclami all'azienda telefonica per i motivi esposti onde evitare fatture ingiuste e azioni legali.
questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.