Buongiorno
Mi trovo nella situazione comune a molti di aver ricevuto un assegno
non trasferibile intestato a mia madre deceduta mesi prima, questo a
seguito della disdetta del contratto telefonico, a lei intestato,
che ho inviato a causa suo decesso.
Disdetta inviata tramite raccomandata con allegato l’atto di morte.
La banca mi ha informato che l’assegno è stato emesso con data
successiva alla morte del destinatario, pertanto non è possibile
incassarlo nemmeno con atto notorio dichiarando di essere l’erede e
nemmeno inserendolo nel patrimonio di successione, unica alternativa
suggerita dalla banca è richiedere all’azienda telefonica di
riemettere l’assegno intestandolo agli eredi.
Sentita telefonicamente l’azienda telefonica sembrava una cosa
semplice mi hanno chiesto di inviare una PEC in cui dovevo
richiedere la riemissione dell’assegno a mio nome allegando anche
atto di notorietà degli eredi e delega da parte di questi alla
riscossione dell’assegno con i rispettivi documenti d’identità.
A questa PEC mi è stato risposto “ti comunichiamo di aver effettuato
le opportune verifiche dalle quali è emerso che non è possibile
accogliere la tua richiesta”.
Senza una spiegazione del perché e di quali controlli avessero
fatto.
Da questo momento in poi è stata un’odissea per cercare di avere
spiegazioni e sono ad un punto fermo senza spiegazioni e senza
riuscire a ritirare la somma che è irrisoria 60€ ma è una questione
di correttezza.
Ho guardato un po nel web e vedo che situazioni simili ce ne sono a
centinaia praticamente una ogni giorno e non solo su questa azienda
telefonicha ma su tutte o quasi le aziende di servizi telefono, gas,
luce, aqua ecc.
Le chiedo, ma è prassi per queste aziende avendo ricevuto una
disdetta per decesso inviare assegni alla persona deceduta pur
avendo a disposizione recapiti e nominativi alternativi.
Perché non stornano la somma che devono restituire dalle bollette
che ti continuano ad inviare anche dopo l’emissione dell’assegno?
Quale strada posso ancora percorrere per far valere i miei diritti?
Grazie
Paolo, dalla provincia di VE
Risposta:avendo lei mandato i documenti richiesti, questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.
Si ricordi che in questo come in altri casi, a fronte di mancata o tardiva risposta, sono previti degi indennizzi: https://sosonline.aduc.it/scheda/telefonia+guida+veloce+ai+diritti+alle+tutele_1378.php