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Canone TIM
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Lettera 
30 luglio 2019 0:00
 
Un paio di mesi fa abbiamo cambiato gestore di telefonia fissa richiedendo la portabilità del numero. A fine maggio ci è stato consegnato il nuovo telefono e il servizio è stato attivato il 1 giugno con numero provvisorio. La migrazione definitiva è avvenuta il 13 giugno con la disattivazione del precedente gestore TIM e l'attivazione del numero con il nuovo gestore. Adesso abbiamo ricevuto la fattura di chiusura di TIM nella quale oltre al COSTO DI DISATTIVAZIONE PER MIGRAZIONE (migrazione avvenuta il 13/06 come certificato anche da TIM in fattura) ci viene chiesto di pagare il canone per l'intero mese di giugno (01/06 - 30/06). Aggiungo che la linea di telefonia TIM (solo voce No ADSL) era attiva da oltre 20 anni e non c'era alcun apparecchio in comodato d'uso, né pagamenti a rate in corso.
Vorrei sapere se è corretto chiedere di pagare il canone anche per il periodo 13/06 - 30/06 o se si tratta di un abuso. TIM ha gestito la linea fino al 12/06, può pretendere il canone per qualcosa che non ha più gestito?
In questo momento risulta impossibile chiedere chiarimenti a TIM: in fattura è riportato il numero 800100187 ma è impossibile accedervi poichè per TIM il mio numero è disattivato. Impossibile contattare TIM dal sito web con il mio account MyTIM Fisso anch'esso disattivato. Nessuna risposta neanche alla mia richiesta fatta tramite app TIMPERSONAL.
Nell'eventualità che una parte del canone non sia dovuto, come devo comportarmi? Pago solo la cifra non contestata? Oppure pago regolarmente e poi mi rivolgo al CORECOM? Grazie in anticipo per la risposta.
Isabella, dalla provincia di BA

Risposta:
lei ha ragione, l'importo del canone dopo la disattivazione non è dovuto. Dovrebbe pagare solo la parte che le spetta, specificando il motivo nella causale di un altro bollettino che dovrà compilare lei. Potrebbe anche aprire subito il contenzioso con loro, ma forse è il caso di aspettare quando e se si muoveranno e le invieranno una richiesta di pagamento tramite raccomandata A/R. A quel punto, questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.
 
 
 
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