Dopo aver effettuato il recesso (entro i tempi dovuti) da un contratto di sola voce Vodafone per modifica unilaterale delle condizioni contrattuali, ho ricevuto una fattura contenente i costi di disattivazione che, nel mio caso, non erano ovviamente applicabili.
Ho provveduto ad inviare una raccomandata a/r di diffida della società Vodafone, chiedendo il ricalcolo della fattura per le sole spese relative al canone residuo e l'annullamento dei costi di disattivazione.
Successivamente ho ricevuto dei solleciti di pagamento della suddetta fattura dopo la avvenuta ricezione da parte di vodafone della mia raccomandata di diffida e dopo l'assegnazione di un numero di pratica comunicatomi via mail dal 190 di Vodafone.
Vodafone ha infine affidato la "questione" ad una società di recupero crediti dalla quale ho ricevuto una raccomandata proprio oggi, che trovate allegata.
Mi rifiuto di farmi ricattare da questa gente e tantomeno di pagare. Sarei quasi tentata di chiedere dei danni, poiché non solo Vodafone non ha risposto alla mia diffida motivando la sollecitudine al pagamento ma, sistematicamente, ogni settimana sollecita attraverso mail il pagamento di una fattura incongrua ed ora lo fa attraverso una società di recupero crediti via raccomandata. Come agisco a questo punto dato che è scattato anche un interesse? Potreste prendere in carico il mio problema?
Un Cordiale Saluto
Maria (PZ)
Risposta: la lettera allegata non sembra avere la veste perentoria di una messa in mora. Tuttavia le consigliamo di rispondere con altrettanta formalita', opponendo nuovamente e definitivamente il suo rifiuto all'ingiunzione indebita, intimando altresi' la rinuncia al proseguimento del presunto contenzioso con ulteriori azioni di sollecito e di molestia, che lei comunque ignorera' del tutto.