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conciliazione corecom. scorrettezze
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Lettera 
9 ottobre 2019 0:00
 
Buonasera, sintetizzando: lo scorso giugno Tre sospende la linea fonia e dati sul telefono di mia figlia minorenne dopo aver inviato prima tre messaggi di presentarsi ad un negozio Wind Tre perchè "i dati della SIM non risultano ancora aggiornati..... per cui ti invitiamo a recarti presso un qualsiasi 3store con un documento in corso di validità...", messaggi che dalla stessa non vengono considerati; ce ne accorgiamo il giorno che deve partire per la gita di fine anno e il telefono non funziona con i disagi del caso. Presso il 3Store l'impiegata, perplessa, fotocopia il mio codice fiscale e la mia carta d'identità, scadente a settembre 2019, quale titolare della sim; nonostante la linea e i dati dovevano essere ripristinati in 24 ore, nulla di fatto per cui ritorno al negozio dove rifotocopiano i documenti e li mandano all'azienda. In totale il servizio è stato sospeso per 15 giorni.
Attesa l'inspiegabilità della richiesta e soprattutto l'assenza di presupposti visto che si trattava degli stessi documenti di cui erano già in possesso da 2 anni e i pagamenti regolari tramite rid, reclamo tramite il conciliaweb di Corecom e venerdì scorso per telefono dialogo con un rappresentante del corecom e un legale della Tre; la controparte prima respinge le motivazioni (mi chiedo: e se mi fossi trovata all'estero per lavoro per mesi sarei dovuta tornare in Italia per andare a presentare gli stessi documenti che già avevano?) e poi aggiunge: "per i primi 5 giorni non dobbiamo nulla come previsto dalla carta dei servizi, per gli altri 5 l'indennizzo previsto è di 5 euro al giorno; sarebbero 25 euro, voglio raddoppiare e arrivare comunque a 50 euro"; chiedo
conferma alla rappresentante del Corecom che è quanto previsto dalla normativa e, ricevuta conferma, accetto; mi viene mandato pertanto il codice per firmare l'accordo. Prima di firmare sulla piattaforma, mi voglio comunque sincerare e scopro che l'art. 24 tabella 1 della carta dei servizi di Tre, uniformandosi alla delibera 347/18/Cons dell'Agcom (artt. 5 e 4 comma 3), non prevede franchigie ma un indennizzo di 7,5 euro al giorno per ciascun servizio; in questo modo mi avrebbero dovuto indennizzare 225 euro e non 50, quasi a farmi un atto di generosità. Mi chiedo: la rete dati è un "servizio accessorio" che l'articolo 1 della citata delibera definisce "i servizi di comunicazione elettronica aggiuntivi rispetto a quelli di accesso alla rete di comunicazione"? Perchè in questo caso la rete dati verrebbe calcolato a 2,5 euro al giorno e non a 7,5. Ma non credo. A questo punto cosa mi consigliate di fare? La controparte mi ha mentito, siamo alla truffa o sono tutti degli ignoranti?
Monica, dalla provincia di PI

Risposta:
dato che non ha firmato l'accordo, non essendo valido un assenso telefonico, il tentativo di conciliazione risulta fallito. Per cui, o procede col procedimento amministrativo (GU14) o li porta davanti ad un giudice: https://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
 
 
 
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