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Controversia TIM
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Lettera 
18 ottobre 2019 0:00
 
A marzo 2019 mi sono rivolta alla Vs Associazione per un problema con TIM SpA, in particolare l'addebito delle rate di un modem che non era negli accordi, mai utilizzato e restituito al momento della migrazione presso altro operatore. Il 17/03/19 mi avete indicato (all.1) la sequenza di azioni da intraprendere, che ho scrupolosamente seguito. In particolare ho inviato intimazione al gestore con raccomandata A/R (all.2), lettera cui non è mai seguita risposta. Ho fatto domanda di Conciliazione al CORECOM Toscana, conciliazione avvenuta il 31/07/19 con esito a me favorevole in quanto TIM "...si impegna a cessare la rateizzazione del prodotto relativo alla linea telefonica n....... e a stornare l'intero debito insoluto comprese le eventuali fatture di prossima emissione fino a completa chiusura del ciclo di fatturazione e a ritirare a propria cura e spese l'eventuale pratica del recupero del credito.", di cui allego verbale (all.3). In violazione di tale conciliazione TIM ha continuato l'emissione mensile delle fatture, fino alla fattura di Agosto 2019 di € 94,90 relativa a tutte le residue rate del modem.
Il 7/10/19 ho ricevuto per posta ordinaria lettera della Gestione Rischi Srl di costituzione in mora per il recupero della cifra di € 94,90 relativa alla fattura di agosto 19 (all.4). Ho immediatamente contattato telefonicamente Gestione Rischi Srl che mi ha comunicato che avrebbero interrotto la loro azione di recupero crediti solo in presenza di Nota di Credito da parte di TIM. Il 10/10/19 ho quindi inviato PEC alla TIM chiedendo l'immediata emissione della Nota di Credito per le fatture non dovute e il ritiro dell'azione di recupero crediti (All.5). Ovviamente ad oggi non ho ricevuto nessuna risposta. Mi rivolgo quindi nuovamente a Voi per sapere se è sufficiente il verbale del CORECOM a tutelarmi dalle azioni di recupero credito intraprese da TIM oppure se c'è la possibilità che TIM ancora possa pretendere il pagamento delle fatture emesse e da me non dovute e in quel caso come rendere esecutivo l'atto della conciliazione al CORECOM.
Stefania, dalla provincia di FI

Risposta:
come è scritto, il verbale è già titolo esecutivo a tutti gli effetti da far valere presso l'autorità giudiziaria (giudice di pace). Quindi non deve pagare alcunchè. Per liberarsi dalle fatture può inviare una diffida a non inviare più solleciti pena il risarcimento di danno morale.
 
 
 
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