Buongiorno, in data 20/08/18 ho esercitato il diritto di recesso con TRE a causa della mai avvenuta portabilità del numero telefonico.
Recesso esercitato tramite PEC con apposito modulo e allegato il mio documento di identità. Tutto tace fino al 15/01/19 quando mi arriva per raccomandata la richiesta di 61 euro da pagare per recesso anticipato, motivati dal fatto che la PEC non era intestata a me ma a un mio familiare.
E' corretta la procedura?
Grazie
Gabriele, dalla provincia di VE
Risposta:non riteniamo valida la contestazione poichè Lei ha allegato il suo documento di identità e ha sottoscritto il modello.
Sarebbe stato opportuno specificare che la pec veniva inviata in nome e per conto di una terza persona ma l'eventuale assenza di questa dicitura non incide sulla corretta formulazione della volontà di recedere.
Per contestare la pretesa segua le seguenti istruzioni:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.