Salve, nel mese di settembre 2019 ho disdetto l'abbonamento a Sky tramite pec. Un operatore di Sky mi ha contattato proponendomi un nuovo contratto promozionale a 24 euro al mese, contro i 29 del vecchio.
Ho aderito, però dopo due mesi ho dovuto disdire per abbattere i costi del budget familiare. Sky mi ha fatturato la differenza dei due mesi del nuovo contratto tra la tariffa promozionale a 24 euro e il prezzo pieno.
Fin qua tutto bene, ora mi vedo recapitare una fattura di 120 euro per recesso anticipato, credo riferito al primo contratto.
Vi chiedo gentilmente,
se il primo contratto è stato chiuso con uno nuovo con registrazione telefonica, il primo ha perso efficacia a mio avviso e il secondo avendo avuto solo due mesi di durata devo pagare solo la differenza come detto in precedenza sempre e solo ai due mesi.
Ho mandato una pec a Sky dove spiego il mio rifiuto a pagare i 120 euro, e intimandoli di non inviarmi più richieste di pagamento.
Vi chiedo è giusta la mia posizione? Grazie anticipatamente per la risposta.
Giovanni, dalla provincia di RA
Risposta:il vecchio contratto lo ha disdetto, e poi ha attivato il nuovo. Quindi non c'è relazione tra i due. Il vecchio contratto disdetto con pec, era una disdetta anticipata rispetto alla durata della promozione? In questo caso va applicata la stessa regola del nuovo contratto, con il pagamento a tariffa intera per il periodo in cui è stato loro cliente. Inoltre, nel vecchio contratto va verificato quali erano i costi per la disdetta.
Se le cose non tornassero, questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.