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Disdetta Telecom tramite PEC
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Lettera 
25 maggio 2020 0:00
 
Buongiorno, vi scrivo per avere informazioni riguardo cessazione di un contratto telefonico per decesso dell’intestatario.
Mio padre, intestatario di contratto telefonico con servizio internet fibra con TIM, è venuto a mancare nel mese di agosto 2019.
In data 29/09/2019 invio a TIM, tramite PEC, una lettera di disdetta in cui dichiaro il decesso di mio padre e il recesso dal contratto a partire dal 01/10/2019.
A questa PEC non ha mai fatto seguito alcuna risposta da parte di TIM e nonostante questo sono continuate ad arrivare fatture per l’utenza cessata.
In data 02/12/2019 provvedo ad effettuare la migrazione di quell’utenza verso il fornitore WIND con utenza intestata a mio nome.
Le fatture sono state regolarmente pagate a TIM fino alla fattura di settembre.
Dopo aver probabilmente ricevuto l’ordine di migrazione, mi è arrivata la fattura di chiusura.
Attualmente, oltre alla fattura di chiusura, non risultano pagate le fatture di ottobre, novembre e dicembre.
In data 28/02/2020 E' stata inviata la "Costituzione in mora" a nome di mio padre.
Essendo deceduto l’intestatario, oltre ad aver inviato PEC per la cessazione, posso ignorare ulteriori richieste di pagamento?
Alessandro, dalla provincia di VR

Risposta:
ci sono dei passaggi non chiari nella sua spiegazione, quando dice di aver cessato l'utenza a nome di suo padre (29/09) e dopo di aver trasferito la stessa utenza a nome suo presso il gestore Wind (02/12). Mancanza di chiarezza che ci fa presupporre che lei nel frattempo abbia trasferito l'utenza a suo nome e poi ha fatto la portabilità, di fatto bloccando la cessazione a nome di suo padre di cui non aveva avuto riscontro. Questo spiegherebbe la necessità di pagare le fatture insolute, anche se la richiesta oggi arriva a norme di suo padre (per un loro errore di intestazione, forse).
Insomma, ci siamo dilungati per spiegarle che se non ci spiega le cose come stanno, non è possibile darle un consiglio tirando ad indovinare cosa possa essere accaduto.
In linea di massima, quandoi si crede di avere ragione, questo cio' che si dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.
 
 
 
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