Buongiorno.
Lo scorso anno ho attivato al mio indirizzo PEC il mio domicilio digitale al fine di poter ricevere tempestivamente eventuali comunicazioni e/o notifiche dalla P.A. in quanto spesso sono assente per uno o più mesi dalla mia residenza. Oggi ho ritirato dal competente ufficio postale raccomandata per notifica verbale da parte della Polizia Municipale di Cesenatico (autovelox).
Ometto le molteplici eccezioni in merito all'infrazione di cui all'oggetto: ero
in difetto, ampiamente consapevole del posizionamento del rilevatore
i velocità, nulla osta nel pagarla.
La cifra, ad oggi lecita, mi parrebbe decisamente non dovuta in quanto se l'infrazione mi fosse stata notificata come ritengo dovuto al mio domicilio digitale, certamente l'avrei sanata entro 5 gg. dalla notifica, per importo
corrispondente ad Euro 29,40 o similare in quanto privo di spese postali ed in misura edittale ridotta del 30%.
Gradirei sapere se la notifica m/PEC, pur essendo un privato cittadino
(consumatore) era obbligatoria per legge.
Nell'attesa di Vs parere, ringraziando per l'attenzione porgo cordiali saluti.
Cesare, dalla provincia di RN
Risposta: la notifica al domicilio digitale dal Luglio 2023 è obbligatoria ed è onere della PA verificare se il privato ha eletto, oppure no, il domicilio digitale.
Purtroppo la norma è imperfetta, nel senso che sicuramente la PA ha violato l'art. 18bis CAD e, quindi, è passibile di una sanzione da parte dell'AgID ma l'esito di un'eventuale contestazione circa la notifica è incerto.
Potrebbe essere accolto così come potrebbe essere respinto, potrebbe eventualmente promuovere ricorso sulla base della violazione dell'obbligo di legge relativo al domicilio digitale.