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Ipotetica truffa nei confronti di uno buy and share
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Lettera 
3 marzo 2018 0:00
 
Salve, sono un ragazzo che come molte altre persone è stato coinvolto in un'ipotetica truffa derivante da un "buy e share" considerato un nuovo sistema per la vendita online di prodotti, per lo più elettronici, a meno della metà del loro valore reale. Tutto iniziò agli inizi Dicembre del 2017 quando un mio parente aveva acquistato un iphone X a soli 430 euro (prezzo reale 1100 euro circa) proprio da questo sito ed essendo stato uno dei primi ad aver acquistato ha ricevuto il prodotto in pochi giorni. Da qui, vedendo il cellulare ma anche essendo un po incredulo mi informo per poter acquistare anche io il mio prodotto, ma prima di tutto mi sono consultato più volte con il responsabile che è risultato sempre più che disponibile e a tal punto ha acquisito la mia fiducia fino ad indurmi ad acquistare. L'acquisto è stato confermato il giorno 15 Dicembre, attraverso bonifico bancario, e da allora i responsabili hanno apportato sempre più novità affinchè la lista scorresse nel modo più veloce possibile fino ad arrivare al giorno 28 Febbraio giorno in cui il fondatore di tale sito ci informa che il sito stesso è momentaneamente sospeso per indagini in corso, cosa che preoccupa molto sia me che altre persone che hanno acquistato attraverso tale piattaforma. Da quando siamo stati avvisati di questa situazione ovviamente tutti noi acquirenti, che abbiamo un gruppo sulla piattaforma di messaggistica "Telegram", gruppo in cui sono presenti anche i fondatori, ci stiamo chiedendo nel caso in cui il sito chiudesse se c'è la possibilità di riuscire a reperire almeno una parte della somma versata per l'acquisto effettuato.
Quindi, a conclusione del discorso la mia domanda credo sia chiara, se il sito nei prossimi giorni chiuderà e i titolari si estingueranno di qualsiasi tipo di responsabilità, è possibile anche attraverso vie legali, poter essere risarciti anche se non per intero della somma versata? Spero di riceve una risposta il prima possibile dato che in questa situazione si trovano più di 1000 persone che, come me, hanno fatto sacrifici e messo da parte dei risparmi per poter acquistare un prodotto che sul mercato, per i prezzi eccessivi, potrebbe risultare non acquistabile. Il nostro unico errore è stata la troppa fiducia nei confronti di persone che di fiducia non ne meriterebbero neanche dai loro cari. Nel caso occorressero più informazioni a riguardo non esitate a chiedermele.
Distinti saluti.
Giovanni, da Nocera Inferiore (SA)

Risposta:
ci può inviare le comunicazioni di cui ci parla (relative alla messaggistica con gli acquirenti)? Se si tratta di indagini penali le suggeriamo di fare querela. Quanto ad una azione civile, dipende da tanti fattori, primo fra tutti la solvibilità della società, poichè corre il rischio di fare una causa, vincerla, ma appendere la sentenza al muro, perchè la società magari ha un capitale sociale minimo ed è a responsabilità limitata. In ogni caso, il diritto di recesso è esercitabile fino a 14 giorni dopo la consegna del bene, anche se il contratto prevede altro. Si tratta infatti di clausola vessatoria. Il nostro consiglio è di esercitare il diritto di recesso con una lettera raccomandata A/R o PEC di messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
e di fare una segnalazione allo sportello del Garante della concorrenza e del mercato:
http://www.agcm.it/consumatore/55-tutela-consumatore/contact-center/5616-come-segnalare.html
Qui la nostra scheda pratica sul diritto di recesso:
http://sosonline.aduc.it/scheda/sul+diritto+recesso+ho+appena+fatto+acquisto+ma+ci_9652.php
 
 
 
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