Salve, vivo ad Arquata Scrivia (AL) e vi invio questa richiesta di aiuto perché non so più dove sbattere la testa...
In breve, il mio problema riguarda un contratto di linea ADSL stipulato anni fa con Tele2 (poi teletu, poi vodafone). Dopo parecchi anni in cui ero stato loro cliente, nel giugno 2017 decido di passare a Fastweb e accendo con questo fornitore un regolare contratto di servizio. Invio di concerto una raccomandata con ricevuta di ritorno a TeleTu con il modulo di disdetta compilato in tutte le sue parti, Fastweb invia il suo tecnico che provvede allo switch della linea nella centralina del condominio dove abito. Passa il tempo e ricevo anche la solita telefonata dal customer care di teletu che mi domanda il motivo della mia disdetta etc etc... nel frattempo io mi disinteresso della cosa vedendo che la nuova linea funziona e tutto mi sembra a posto. Nel marzo 2018, per caso, mi rendo conto che la delega rid tramite cui pagavo le fatture di teletu è ancora aperta, e che per tutto il tempo teletu aveva continuato ad addebitarmi in automatico (bimestralmente) il canone del servizio cessato l'anno prima. Cancello la delega, ma qualche tempo dopo teletu inizia a richiedermi gli importi delle ultime fatture (che non sono riusciti a prelevare tramite la delega ormai cessata) perché secondo loro il contrato è sempre valido e non c'è mai stata alcuna variazione, al che gli comunico che io ho cessato il contratto nel giugno del 2017, che un nuovo operatore è subentrato e che la mia linea telefonica/ADSL è sotto fastweb da quella data, e che casomai sarebbero loro a dovermi restituire gli importi indebitamente addebitati tramite delega rid per un servizio che non mi hanno più fornito da giu/2017, ma loro mi richiedono il tagliandino della raccomandata inviata a suo tempo (che, colpevolmente, non ho conservato). Ad ogni mio successivo tentativo di mettermi in contatto con il loro customer care non ottengo risposta, il loro servizio clienti risponde solo a chiamate effettuate da linea fissa con numerazione teletu (che non possiedo più dal 2017!) e Vodafone (il cui logo compare sulle fatture) mi dice che non è un problema suo, mi fornisce un numero di un interno a roma (06-qualcosa) a cui non risponde nessuno. Nel frattempo, a luglio 2018, teletu mi ha inviato una lettera da parte di una recupero-crediti con bollettino premarcato annesso, che reclama l'importo di queste fatture (stiamo parlando di circa 200 euro, ma non mi sembra corretto pagare per un servizio già cessato da oltre un anno, senza parlare delle fatture indebitamente addebitatemi). C'è qualcosa che posso fare? Devo pagare o posso dimostrare che non ho più usufruito di alcun servizio teletu da giugno 2017? Grazie mille, spero in una vostra risposta...
Cordiali saluti,
Francesco, dalla provincia di AL

Risposta:
1) se non ha più la ricevuta della racc.ta a/r di disdetta, può cercarla sul sito delle Poste che attesta l'invio e la ricezione.
2) dal momento della disdetta il vecchio gestore non può erogare servizi o richiedere bollette; se nonostante la disdetta, ottiene l'addebito tramite rid, l'utente può richiederne il rimborso.
3) può comunque dimostrare di essere diventato cliente di Fastweb tramite la prima bolletta di abbonamento.
Quindi, allegando l'attestazione di Poste e di astweb, può chiedere il rimborso di quanto indebitamente percepito da Teletu.
Questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.