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problemi attivazione linea telecom
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Lettera 
4 dicembre 2018 0:00
 
Spett.le ADUC,
la presente per chiederVi un parere sulla questione che di seguito espongo.
Il mio calvario inizia in data 03 novembre 2018, quando per motivi di lavoro, chiedo l’attivazione di una nuova linea telefonica/adsl presso la mia abitazione: in un primo momento l’operatore non riusciva a localizzare la mia abitazione in quanto dai database non risultava (ciò in parte comprensibile ma non giustificabile perché nella stessa strada al civico precedente al mio un’abitazione dispone di linea telefonica), ma che dopo tanta fatica e aggiri riusciamo a trovare una soluzione. Dopo essere stati contattati dal tecnico per il sopralluogo, che rassicurandomi l’installazione della linea in breve tempo (una settimana) non solo non si rispettano i tempi ma addirittura mi vedo arrivare un sms (confermato anche dall’operatore) che mi diceva che a seguito di sopralluogo non poteva avvenire installazione in quanto il comune non rilasciava i relativi permessi per precedere allo scavo….
Punto della questione:
1) il tecnico che ha fatto il sopralluogo iniziale dopo avermi garantito l’installazione mi consigliava di procedere a mie spese al collegamento del filo telefonico dalla mia abitazione alla strada (costo 200 euro totali) per velocizzare la prassi;
2) al giorno fissato all’appuntamento non si fa vivo nessuno lasciandomi con il mio tecnico per tre ore ad aspettare che qualcuno arrivasse (appuntamento confermato dal sms e dall’operatore contattato nella stessa mattinata)
3) recandomi al comune per capire quali fossero state le condizioni per annullare i lavori (30metri di scavo su strada comunale) dichiaravano che non era mai pervenuta domanda per i relativi lavori da parte di telecom o società appaltanti.
Tengo a precisare che l’abitazione che mi precede e che utilizza il servizio telecom dista 5 metri dalla mia e che la palifcazione ne dista 30 dal mio punto.
Tutto ciò premesso, il parere che sono oggi a chiederVi è se Telecom può legittimamente rifiutare di fornire un servizio, in quanto i lavori non gioverebbero all’azienda vista la sola mia abitazione e nessun potenziale cliente futuro o se, invece, è obbligata (o obbligabile) a concederlo ed eventualmente in che modo posso muovermi al fine di porre rimedio a tale situazione.
Ringraziando anticipatamente per l'attenzione, in attesa di un Vostro riscontro, porgo cordiali saluti.
Massimo, dalla provincia di SA

Risposta:
il servizio pubblico di telefonia fissa non può essre rifiutato dal distributore, che tuttavia, in caso di nuovo allaccio, può richiedere, tramite preventivo, il costo delle eventuali opere mancanti nel tratto tra il punto di derivazione della linea e l'ingresso nella proprietà dell'utenza richiedente. Pertanto le consigliamo di esporre un formale reclamo presso il gestore da lei scelto, denunciando l'accaduto; questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.
 
 
 
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