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Raccomandata Studio Legale Cenci recupero crediti Telecom
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Lettera 
16 febbraio 2019 0:00
 
Buongiorno,
Nel settembre 2016 sottoscrissi un contratto con TIM per una linea Fibra FTTC tramite il loro sito. Il contratto era dichiarato 19.00€ per il primo anno e poi 29,00€ + velocità fibra 10,00€ dal secondo.
Sin dal secondo mese di sottoscrizione ebbi problemi, linea che si interrompeva, 19,00€ mai rispettati, fatture errate e segnalazioni su segnalazioni a tecnici.
Dopo miei vari solleciti, mi diedero ragione sullo sconto, che a loro dire era dovuto l'ottavo e il decimo mese. Sconto mai effettuato.
Dopo varie vicissitudini e linea "tagliata" a 20/3 (sotto il minimo contrattuale di 40/10), a marzo 2018 mi ritrovai una fattura dell'esorbitante importo di 178,60€ con una penale ingiustificata. Anche in quel momento chiamai il servizio clienti e mi diedero ragione, senza però mai provvedere al rilascio di una fattura corretta.
Erroneamente, lo ammetto, sottoscrissi il contratto con un altro operatore senza migrare la linea e bloccai i pagamenti nei confronti di TIM, visto che non avevano rispettato i termini contrattuali ne economicamente, ne a livello tecnico. Addirittura un mese prima mi era stata dichiarata la linea "inesercibile" da uno dei loro incaricati.
Comunicai vocalmente la mia insoddisfazione e il blocco dei pagamenti nei loro confronti. Tempo un mese o poco più, la linea venne interrotta. Nonostante tutto continuarono a mandarmi fatture fino a Dicembre 2018 su una linea bloccata, con un servizio non fornito.
Ieri 13 Febbraio 2019 ricevo una Raccomandata A/R dallo Studio Legale Cenci per conto dell'Istituto di Recupero Crediti "Gestione Rischi S.r.l." nella qualità di recupero del credito da parte della Società Telecom Italia S.p.A., che mi intima di "procedere, entro e non oltre 10 (dieci) giorni dal ricevimento della
presente, al versamento della somma di € 722,44".
Cosa mi consigliate di fare? E' una somma davvero elevata, tenendo conto di:
-un contratto mai rispettato in termini economici
-un contratto mai rispettato in termini tecnici
-una linea dichiarata inesercibile
-fatture con penali inesistenti da loro effettuate
-il mio errore di non aver inviato ne Raccomandata A/R, ne PEC per contestare l'accaduto, ma essermi rivolto al servizio clienti per via telefonica
Vorrei capire come comportarmi, perché lo sbaglio loro c'è stato, lo sbaglio mio pure, ma la cifra è davvero esorbitante e vorrei capire le conseguenze se non effettuassi tale pagamento.
Ringraziando in anticipo pongo
Cordiali Saluti
Kareem, dalla provincia di VE

Risposta:
non sappiamo quali voci siamo indicate nella richiesta di pagamento. Infatti alcune spese in caso di disdetta anticipata con passaggio ad altro operatore sono dovute, come può constatare sulla ns. scheda: https://sosonline.aduc.it/scheda/telefonia+guida+veloce+ai+diritti+alle+tutele_1378.php#Voce_11
Comunque può sempre contestare il disservizio anche ora con puntuali riferimenti e dati.
Questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.
 
 
 
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