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Recesso contratto abbonamento telefono fisso
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Lettera 
13 maggio 2020 0:00
 
Buongiorno.
Il 20 agosto 2019 ho inviato alla TIM con una raccomandata R/R il modulo di recesso dal contratto di abbonamento della linea fissa di cui ero titolare. Nel modulo indicavo il 1 settembre 2019 come data di decorrenza del recesso. La TIM ha ricevuto la raccomandata il 23 agosto 2019, come da Ricevuta di Ritorno in mio possesso.
Dal 1 settembre 2019 non ho più utilizzato la linea telefonica in questione, se non per chiamare il 187.
La TIM ha continuato regolarmente, a cadenza mensile, ad emettere fatture relative al contratto in questione. Ho pagato la fattura di settembre 2019 e quella di ottobre 2019. A partire dalla fattura di novembre 2019 (relativa ai consumi di ottobre) ho cominciato a chiamare sistematicamente il 187 chiedendo spiegazioni sulla mia pratica di recesso e su come mi dovessi comportare con le varie fatture.
Tutti gli operatori (dei quali ho regolarmente annotato il codice) mi segnalavano che: la mi richiesta di recesso era effettivamente pervenuta a TIM; TIM si scusava per il ritardo nella lavorazione della pratica; non dovevo assolutamente pagare le bollette relative ai consumi da ottobre 2019 in poi.
E intanto TIM continuava ad emettere le bollette ed io a chiamare il 187, ricevendo sempre le stesse indicazioni.
A metà marzo la TIM mi chiama per comunicarmi che è in fase di chiusura la mia pratica di recesso con tanto di restituzione del deposito cauzionale da me a suo tempo versato.
Poi però arriva anche la bolletta di marzo ed io chiamo, come sempre, il 187 che non mi risponde più perchè quando indico l'utenza in merito alla quale sto effettuando la chiamata mi annuncia: "Numero non corretto". Una settimana fa mi è arrivata l'ennesima bolletta con la richiesta perentoria del pagamento di tre rate insolute: febbraio 2020, ottobre 2019 e aprile 2020. Se non pago entro 15 giorni TIM adirà le vie giudiziali/stragiudiziali. La somma complessiva da pagare è di € 67,33. Non ho più pagato le bollette per i consumi relativi al mese ottobre e successivi. Mi sono attenuto alle indicazioni della TIM. Sono in grado di documentare tutto ciò che ho rappresentato fin qui.
Cosa debbo fare? Grazie.
Mario, dalla provincia di RM

Risposta:
lei avrebbe dovuto pagare solo fino al 22 settembre 2019 (trenta giorni da quando lor hanno ricevuto la raccomandata). Quindi deve anche pretendere il rimborso. Questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.
 
 
 
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