Il sottoscritto in data 16/08/2018 ha inoltrato a mezzo PEC una comunicazione di recesso per “modifica delle condizioni contrattuali” in vigore dall’1 agosto 2018.
A seguito di ciò il 23/08/2018 sono stato contattato dal Servizio “Recupero Clienti” Fastweb per procedere al recesso dal passaggio ad altro gestore con un’offerta economica più vantaggiosa, per ciò è stata esercitata la volontà con relativa registrazione e procedendo quindi alla restituzione del modem della Vodafone “Vodafone Station”.
Nonostante ciò il 04/09/2018 Fastweb ha comunque proceduto all’interruzione del servizio di telefonia e ADSL senza alcun preavviso “cedendo” il servizio ad al gestore Vodafone. Per più di una settimana ha contattato più volte e inutilmente l’Assistenza Fastweb, per ricevere chiarimenti circa l’imprevisto distacco del servizio ma nessuno ha saputo fornire una spiegazione plausibile.
Considerato che Fastweb non era più il gestore dell’utenza telefonica 0935/, ha pertanto contattato il numero 02/ per ricevere indicazioni sulla restituzione del modem FastGate; l’operatore dopo una serie di controlli mi comunicava che non era necessario procedere alla restituzione del modem.
Il 15/10/2018 riceve sul proprio indirizzo e-mail una fattura con l’addebito delle seguenti voci per
un totale di Euro 88,24 IVA compresa:
• Addebito Promozione dal 02/09/2018 al 30/09/2018 10,68 € 22%
• Addebito Sconto dal 02/09/2018 al 30/09/2018 3,15 € 22%
• Addebito Sconto dal 02/09/2018 al 30/09/2018 1,05 € 22%
• Addebito Rate residue FastGate 54,60 € 0%
• Importo per dismissione servizi FASTWEB 56,00 € 22%
• Spese di Spedizione 0,92 € 22%
Ha quindi inviato una PEC all'indirizzo
[email protected] presso la Sede Legale di Fastweb S.p.A. informandola che non procederà al pagamento della fattura in questione considerato che Fastweb non ha offerto alcun servizio sull’utenza n. 0935/dal 04/09/2018 e senza alcun preavviso arrecando un danno al sottoscritto; atteso che la registrazione del 23/08/2018 non ha avuto alcun esito sul recesso con Vodafone, suppongo che resta pertanto in vigore la
precedente comunicazione di recesso da Fastweb del 16/08/2018, avanzata dallo scrivente per la modifica delle condizioni contrattuali comunicate da Fastweb al sottoscritto, tramite la Fattura n. M003283721 del 01/07/2018. Nella comunicazione lo scrivente, specificava di Voler rinunciare ad usufruire i servizi offerti da FASTWEB S.p.A. per il passaggio ad altro operatore senza penali o costi di disattivazione così come disciplinato dall’art. 70 comma 4 del Codice comunicazioni elettroniche.
Ha quindi richiesto l'annullamento della fattura avvisandoli di adire
per le vie legali.
Vi chiedo se è lecito pretendere la somma richiesta.
Grazie
Rosario, dalla provincia di EN
Risposta:la compagnia non ha alcun diritto di chiederle la somma da Lei contestata.
L'iter da seguire per la tutela dei suoi diritti è il seguente:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.