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Tim TuttoBusiness 2.0, recesso per disservizi senza addebiti vessatori
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Lettera 
7 dicembre 2019 0:00
 
Buongiorno, in merito alla vicenda che vado a esporre ho preparato per Telecom una lettera di diffida a inviare addebiti in caso di migrazione ad altro operatore in anticipo sulla scadenza del contratto, a causa di disservizi. Vorrei sapere se è la strada corretta da intraprendere o ci sono altre vie per uscire da questa situazione senza doversi vedere addebitare costi iniqui. Se è possibile, inoltre, vorrei successivamente sottoporre la lettera alla vostra valutazione, e sapere come inoltrarla correttamente.
La mia compagna è titolare di partita IVA e a gennaio 2019 ha sottoscritto telefonicamente un piano Telecom TuttoBusiness2.0 riguardante telefono fisso e mobile, con vincolo a 24 mesi e fornitura del modem (non è chiaro se a noleggio o in comodato gratuito). La tariffa complessiva che gli era stata proposta nel corso della conversazione telefonica con l'addetto Telecom era di 20 euro mensili complessivi (benché in successivi contatti con operatori della compagnia questa tariffa sia stata giudicata inesatta, prevedendo il piano, in realtà, 15 al mese per il fisso e 10 per il mobile). Nel corso di tutto il 2019, pur essendole stato installato il modem dal tecnico Telecom, non ha mai ricevuto fatture da parte del nuovo gestore ma ha continuato a riceverle dal vecchio (WInd Infostrada), inerenti il precedente piano tariffario da lei sottoscritto. Abbiamo più volte segnalato l'anomalia al numero di assistenza di entrambe le compagnie e ad entrambe la mia compagna risultava loro cliente con contratto attivo. L’ultima versione fornita da Telecom è che il contratto sarebbe stato attivato a giugno ma, solo pochi giorni fa Wind Infostrada, interpellata un'ultima volta, ha riferito che il loro contratto non è più attivo dal 12 novembre (e che sono comunque in arrivo le ultime bollette). A oggi non abbiamo ancora ricevuto nessuna bolletta Telecom, anche se quest’ultima ci ha informato, sempre a seguito di nostra chiamata, che ne è stata prodotta una, congelata a causa di uno stanby process, ossia una procedura di controllo di questa anomalia.
A ciò si aggiunga che la connessione a internet tramite modem risulta spesso problematica o impossibile per motivi non chiariti e che, per quanto riguarda il contratto mobile, per il quale vengono regolarmente recapitate fatture, l'importo di queste ultime è largamente superiore a quello complessivo prospettato di 10 euro al mese in ragione di voci riguardanti IVA e altri contributi sibillini, che non erano stati assolutamente resi noti in sede di presentazione della proposta.
Alla luce di questi fatti, la mia compagna si sente danneggiata e vuole migrare ad altro operatore senza dover corrispondere i costi di disattivazione e quelli dovuti per il noleggio (se previsto) dei restanti mesi del modem, a causa di disservizi, del fatto che il contratto riguardante il fisso di fatto non è stato applicato per oltre 11 mesi e a causa di fatturazione per il mobile che riflettono come l’offerta fosse ingannevole.
Andrea, dalla provincia di MI

Risposta:
questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.
 
 
 
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