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ARRESTATO UN DIPENDENTE TELECOM CHE FACEVA PAGARE AGLI UTENTI I PROPRI COLLEGAMENTI ALLE NUMERAZIONI 899... NON PROPRIO LA PUNTA DI UN ICEBERG, MA UN ANDAZZO NON SOLITARIO.... LE INDICAZIONI DELL'ADUC
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Comunicato 
18 maggio 2005 0:00
 

Firenze, 18 Maggio 2005. Un dipendente della Telecom di Taranto e' stato oggi arrestato perche', durante i propri interventi tecnici nelle varie centraline telefoniche, si collegava con il numero 899 il cui costo faceva poi gravare a carico di ignari utenti. L'arresto in flagranza e' stato reso possibile grazie all'Ufficio sicurezza della Telecom stessa, nonche' alla polizia postale, mobilitati dopo la segnalazione di diversi utenti che avevano ricevuto fatture i cui consumi non corrispondevano con le loro abitudini.
Auspichiamo che, nello specifico dei dipendenti Telecom, non si tratti della cima di un iceberg, ma crediamo che, nello specifico delle immissioni esterne sulle linee Telecom, si possa parlare della punta di questa montagna di ghiaccio.
Sono anni che questi collegamenti rappresentano la dannazione di non pochi utenti e la panacea economica di Telecom. Le numerazioni sono tra le piu' varie, cambiando in continuazione, ma tutte comportano oneri enormi per gli ignari utenti che, per esempio, si vedono addebitati oneri di collegamenti ad Internet con questi numeri, e magari la loro linea telefonica non ha alcun collegamento con la Rete. Telecom consigliava di pagare la parte delle bollette che l'utente riteneva di propria appartenenza e di presentare denuncia contro ignoti alla Polizia postale: in questo modo il responsabile restava ignoto e, dopo un po' di tempo, Telecom (che restava incolpevole grazie alla denuncia), con minaccia del taglio della linea, tornava a chiedere i soldi al malcapitato. Ultimamente poi, sempre Telecom, per farsi un po' di pubblicita' con quattro soldi e ingraziarsi qualche associazione di consumatori che ha abboccato, ha deciso di dare un taglio alle pendenze di queste bollette pagate in parte fino ad una certa data, ed ha rinunciato alla rivalsa: costi sicuramente minori di un qualunque Marlon Brando o Woody Allen.
Noi abbiamo sempre contrastato questa linea di Telecom, consigliando gli utenti di pagare e chiedere il rimborso perche' si trattava di immissioni esterne sulla linea di Telecom stessa: quindi il problema era e resta di Telecom, senza scaricarlo su ignoti, come da denuncia (ovviamente, per chi si becca un dialer durante la navigazione in Rete, che lo collega ad uno di questi numeri, il problema non e' di Telecom). Di fronte a questa impostazione Telecom ha quasi sempre transato, perche' non ha mai voluto una sentenza che specificasse la propria responsabilita', tecnica o imputabile al proprio personale.
Quindi, quanto accaduto oggi a Taranto e' la conferma che avevamo e continuiamo ad aver ben individuato il problema, e che nel caso di bollette esose non bisogna assolutamente seguire le indicazioni di Telecom, che' servono solo a scagionare se stessa da alcuna responsabilita': oggi abbiamo verificato che questa responsabilita' c'e', ed e' ovviamente sul piano penale.
A questo link il facsimile che consigliamo ai malcapitati per l'occasione:
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Per concludere, e' bene ricordare che questo andazzo di addebiti non-giustificati sta cominciando a dilagare anche presso altri gestori.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
 
 
 
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