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Call Center selvaggi. Il Parlamento li legittima: cancellare l'obbrobrio
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Comunicato di Domenico Murrone
6 febbraio 2009 0:00
 
Potranno ripartire le vendite telefoniche selvagge. Il Senato ha approvato ieri un emendamento (1), inserito nel decreto milleproroghe, che permette alle societa' di call center di utilizzare -fino a fine 2009- banche-dati illegittime (perche' contenenti informazioni su utenti che non hanno fornito consenso). Il Garante della Privacy nel settembre e nel dicembre scorso (in realta' ci prova da anni...) ha vietato, con sanzioni penali per gli inadempienti, l'utilizzo di tali elenchi (2).
Il Parlamento invece autorizza il perpetuarsi degli illeciti. La motivazione 'nobile' e' che in caso contrario sarebbero a rischio migliaia di posti di lavoro, che sarebbero piu' degni di tutela di tutti gli italiani che da anni subiscono il martellamento dei venditori di telefonia e altre aziende che, con tecniche invadenti e non di rado truffaldine, importunano e rifilano prodotti/servizi non richiesti.
 
Il decreto milleproroghe ancora non e' stato approvato, quindi, le banche-dati incriminate ancora non sono utilizzabili. In realta', temiamo che non sia mai stato rispettato il divieto del Garante della Privacy, ma forse -annusando l'aria permissiva- in questi giorni assistiamo ad una ripresa a tutto gas delle telefonate non richieste. Oltre alle segnalazioni dei consumatori, proprio ieri abbiamo ricevuto una telefonata da Wind-Infostrada che con una voce pre-registrata ci ha invitato ad abbandonare Telecom Italia per aderire alla loro offerta Adsl. Anche le telefonate con un operatore elettronico sono vietate, salvo esplicito consenso.
 
Chiediamo al Parlamento di correggere quest'ennesima legittimazione di comportamenti illegali.
 


   
(1) "1-bis. I dati personali presenti nelle banche dati costituite sulla base di elenchi telefonici pubblici formati prima del 1º agosto 2005, sono lecitamente utilizzabili per fini promozionali sino al 31 dicembre 2009, anche in deroga agli articoli 13 e 23 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, dai soli titolari del trattamento che hanno provveduto a costituire dette banche dati prima del 1º agosto 2005".
 
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