Cosa succede quando muore un papa? Subito, e con rito ben conosciuto e sempre lo stesso da secoli, se ne fa un altro.
E’ quello che ora che l'amministratore delegato Carlo Fuortes si è dimesso succederà in quel di via Mazzini.
La Rai non è soggetta a rivoluzioni o cose del genere, visto che tutti i partiti in Parlamento ne fruiscono e, anche se qualcuno “va sotto” e qualcun altro “va sopra”, nessuno gli toglie il diritto di esserci e di fruire dei propri spazi. Certo chi è maggioranza in Parlamento ha maggiori persone rispetto agli altri… ma si aspetta il prossimo turno.
Questa è la cosiddetta maggiore azienda culturale del nostro Paese. Dove i dirigenti si decidono rispetto a decisioni prese altrove (elezioni politiche e Parlamento) e non in merito alle proprie capacità anche di business.
Altrimenti non potrebbe essere, visto che informazione, spettacolo e cultura non vengono considerati per le proprie capacità di essere sul mercato, ma solo finanziate dalle imposte dei contribuenti e, in aperto abuso di posizione dominante (1), dagli introiti pubblicitari.
Che dopo Fuortes ci sarà Pinco o Pallo, non cambia nulla… sono solo baruffe del regime dei partiti, litigi fra di loro.
Certamente sarebbe diverso se la Rai fosse, per esempio, privata e finanziata solo dalla propria capacità di essere sul mercato, magari dopo che ha vinto un appalto per veicolare l’informazione istituzionale.
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