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Gratis? Praticamente inesistente! Con Internet e fax ingannevoli si catturano allocchi. Come rimediare
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Comunicato di Domenico Murrone
6 maggio 2010 14:24
 
Ci giungono diverse segnalazioni da parte di singoli consumatori e aziende che, colpiti dalla smania di avere un servizio gratis, cascano nella rete calata da furbi con tecniche di vendita ai limiti e oltre la legalita'.
Il miglior difensore del consumatore è il consumatore stesso, che legge i contratti prima di sottoscrivere, che non dà nulla per scontato, soprattutto quando legge parole come gratis e free. Purtroppo non sempre è così e di questo ne approfittano aziende furbe che, sfruttando Internet o fax seducono le loro vittime, inducendole ad accettare contratti capestro. Di seguito due casi molto diffusi.

Il sito che permette di scaricare programmi software
www.easy-download.info
Un portale che permette di scaricare software sul proprio computer. Per procedere occorre registrarsi e si diventa 'socio', pagando 96 euro all'anno per tre anni. Anche se non in modo evidente, le informazioni sull'onerosità del servizio e sul diritto di recesso (entro 10 giorni) sono visibili, tuttavia il numero di segnalazioni che ci pervengono ci fanno ipotizzare condotte commerciali scorrette, che sottoporremo all'Antitrust, competente per materia. In particolare, c'è da rilevare che chiunque puo' inserire i dati di persone ignare, che riceverebbero tramite mail, a distanza di oltre dieci giorni (precludendo la possibilità di recesso) la richiesta di pagamento.
Fornitore del servizio è Euro Content Ltd., Quirinsstr. 8, D-60599 Frankfurt am Main, società tedesca.
Qui la nostra denuncia all'Antitrust.

Inserzioni per aziende su guide online
Registro italiano in Internet e Expo Guide.
Società che entrano in contatto con le aziende tramite fax, in cui richiedono i dati per la pubblicazione dei riferimenti della ditta su siti Internet. Viene richiesta la compilazione di un form, introdotto da frasi tipo: questo formulario serve unicamente per la corretta inserzione dei vostri dati sotto forma di annuncio pubblicitario individuale.
In piccolo e in fondo al prospetto si legge, poi, che si tratta di un servizio a pagamento, di solito mille/duemila euro.
L'impresa disattenta è indotta a rispedire tramite fax il modulo e dopo qualche tempo puntuale arriva la fattura.
Le sedi delle società sono rigorosamente all'estero:
- Registro italiano in Internet: DAD Deutscher Adressdienst GmbH - Weidestraße 126 - Germania - 22083 Amburgo - http://www.registro-italiano-in-internet.com;
- Expo Guide: Expo Guide S de RL de CV - Ave Horacio # 340 – 3 - Col. Chapultepec Morales - México D.F. 11570 México - http://www.expo-guide.com
Le condotte messe in atto non sono nuove e in passato hanno portato a condanne dell'Antitrust, per esempio il provvedimento Antitrust PI6181 contro Dad-Registro italiano in Internet.

Consigli
Sia chi non vi è cascato, sia chi invece ho proceduto all'accettazione dei contratti, deve procedere alla denuncia all'Antitrust per condotta commerciale scorretta (http://www.agcm.it – numero verde 800166661).
L'eventuale pronuncia dell'Antitrust non ha un immediato riflesso sui casi specifici, ma potrebbe rivelarsi utile se si dovesse poi andare in causa.
È opportuno decidere il da fare caso per caso. Avendo accettato un contratto in cui era possibile accorgersi dell'onerosità dello stesso, non rende la situazione semplice, il contratto potrebbe essere valido.
Comunque, moduli e siti Internet sono strumentalmente impostati per indurre in errore, viziando così il consenso. Si potrebbe quindi chiedere l'annullamento per dolo contrattuale, vista l'inadempienza della controparte per violazione delle norme sulla buonafede contrattuale.
Cosa fare? Dipende dalle specifiche situazioni. Comunque le alternative in campo sono essenzialmente due:
-(consigliabile) ignorare le richieste (anche in considerazione del fatto che, per quanto riguarda easy-download, chiunque potrebbe aver inserito dati fasulli) che non giungono per raccomandata. 
- ufficializzare il 'dissenso' con una raccomandata a/r di diffida, in cui si ripropongono le argomentazioni sopraesposte.
Agire in giudizio, sì o no? A meno che non sia la controparte ad agire, sconsigliamo di procedere con un giudizio.
Se proprio si vuole:
per le aziende, rivolgersi al giudice ha poco senso: essendo professionisti, il foro competente è quello del venditore (Messico). Ma potrebbe essere opportuno attendere l'eventuale iniziativa della controparte, ed essere pronti a replicare davanti ad un giudice italiano.
Per i consumatori, il foro competente è sempre quello del proprio domicilio, quindi si potrebbe procedere davanti al giudice di pace
L'opportunità o meno di agire, però, è da valutare caso per caso.
Se in un modo o nell'altro si arrivasse davanti ad un giudice, l'eventuale condanna dell'Antitrust potrebbe essere utile.
 
 
 
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