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Internet. Negli Usa verso la condanna di Comcast per filtri anti p2p. E in Italia?
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Comunicato 
28 luglio 2008 0:00
 
La Federal Communications Commission dovrebbe annunciare questa settimana che uno dei principali gestori e fornitori di collegamenti Internet degli Usa, Comcast, ha violato la legge federale nel bloccare il traffico peer-to-peer. Lo riporta il Wall Street Journal.
La commissione dovrebbe emettere venerdi' un verdetto in cui si condanna il gigante delle telecomunicazioni per aver precluso ad alcuni utenti l'accesso a BitTorrent ed altri protocolli di file-sharing. Comcast ha ammesso dinnanzi alla Commissione di aver 'ostacolato' il traffico diretto verso i siti di file-sharing.
La decisione, che non includerebbe sanzioni, imporra' a Comcast di cessare immediatamente questo comportamento, redigere un piano per gestire il network in futuro ed illustrare ai suoi utenti quali fossero le misure adottate in passato. Quest'ultimo passo darebbe importanti munizioni agli utenti che si sono gia' organizzati in una class action.
Speriamo che questa novita' spinga anche i gestori italiani a rivedere la loro politica, fatta di limitazioni non esplicitate in nessun contratto. Per questo motivo nel gennaio scorso abbiamo denunciato Tele2 per pubblicita' ingannevole all'Antitrust, che ha aperto un'istruttoria (1).
Purtroppo sul P2P, nonostante le tante segnalazioni degli utenti (2), non ci risultano interventi dell'Agcom sui gestori. Non e' una novita', ma e' grave l'immobilismo in una questione che non si configura solo come inadempienza contrattuale, ma riguarda anche la libera circolazione delle idee e la cosiddetta Net Neutrality, vale a dire che il proprietario dei fili debba rimanere neutro rispetto ai contenuti che vi transitano.
 
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