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ITALIANITA' DELLE BANCHE E DI TELECOM
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Comunicato 
12 aprile 2007 0:00
 

Roma, 12 Aprile 2007. Se qualcuno invoca l'italianita' delle imprese occorre mettersi con le spalle al muro e guardarsi intorno: quel qualcuno tenta di fregarci. E' appena il caso di ricordare che l'italianita' fu invocata per l'affaire Bpi-Antonveneta-Banca d'Italia. Cosa c'era sotto si e' scoperto poco dopo. Il 21 Settembre dello scorso anno, scrivevamo "Si sta creando la medesima situazione per Telecom. E' in pericolo l'italianita' della piu' grande azienda di telecomunicazione, si dice. Ecco che si ergono a difesa della patria, media, sindacati, partiti e comuni cittadini. Eppoi questi "italiani" che ne hanno fatto della Telecom? Oggi la societa' ha 41,3 miliardi di euro di debito, il titolo vale 2 euro quando ne valeva 6, solo negli ultimi 12 mesi ha perso in Borsa il 20%, i disservizi agli utenti sono all'ordine del giorno."(1). Il Governo sollecita un intervento delle banche per salvare l'italianita' di Telecom, cioe' di quelle banche che hanno cogestito Telecom. Ci viene subito da chiedere quali siano le contropartite che il Governo concedera' alle banche stesse. In questa situazione chi ci rimettera' sara' sicuramente il cittadino, nonostante le spalle al muro.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
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