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TELECOM ITALIA: CAMBIARE MENTALITA'
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Comunicato di Primo Mastrantoni
28 maggio 2008 0:00
 
Sono passati ormai 6 mesi dall'insediamento del nuovo vertice di Telecom Italia, ma tuttora non si registrano fatti e nemmeno iniziative che possano anche lontanamente definirsi utili per una clientela, quella del Gruppo Telecom, gia' provata oltre ogni ragionevole limite da angherie di ogni sorta.
I disservizi permangono innumerevoli, le inefficienze gestionali e operative sono sempre piu' visibili e tangibili, le truffe telefoniche si moltiplicano, la pubblicita' ingannevole dei messaggi si spreca e i procedimenti antitrust e sanzionatori delle autorita' proliferano: in poche parole la qualita' dei servizi langue penosamente, attestandosi tra le piu' basse in Europa. Per non parlare della procedura di conciliazione, foglia di fico dei disservizi "offerti". Siamo alle solite! Se non fosse l'interventismo, lento, dimostrato recentemente dalle Autorita' di settore (Antitrust e Agcom), per le proteste degli utenti e per quello che, modestamente, riusciamo a fare, Telecom Italia sarebbe ancora alla preistoria della tutela dei consumatori. Non manca solo la buona volontà; non e' solo una questione di numeri. C'e' dell'altro. E' la cultura del rispetto del consumatore che manca o, per dirla all'antica, l'educazione. Anni e anni di progressi economici, sociali e culturali non hanno cambiato il modus operandi di Telecom nei confronti del "parco buoi" rappresentato dai clienti. E a nulla e' valsa la concorrenza, parziale, voluta dall'Europa cosi' impunemente sbandierata in occasione delle relazioni annuali delle Autorita' di fronte al Parlamento. In queste settimane si sta dando luogo alla ristrutturazione della funzione regolamentare di Telecom, proprio la' dove dovrebbe ri-sorgere una direzione nuova con compiti di tutela dei consumatori. Ebbene, auguriamoci che le persone che la guideranno siano ispirate, piu' dei predecessori, da sani principi di rispetto della clientela e capacita' di dialogo. Si tratta forse dell'ultima occasione per voltare pagina e imprimere un nuovo corso alla politica di Telecom Italia in materia di tutela dei consumatori. Questo potra' avvenire solo con l'aiuto di nuove professionalita' capaci di elevare la qualita' dei servizi a fattore competitivo di mercato, come dovrebbe normalmente accadere in un'azienda moderna del XXI secolo. Sollecitiamo, ancora una volta, le Autorita' di settore chiamate a vigilare affinche' prenda il via un nuovo corso in cui si affermino comportamenti rispettosi dell'utente nell'ambito, ovviamente, delle relative prerogative e competenze.
 
 
 
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