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 U.E. - U.E. - Abolizione costi di ricarica/2: dubbi dall'Ue
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5 marzo 2007 0:00
 
La Commissione Ue continua ad avere dei dubbi sul provvedimento che La Commissione Ue continua ad avere dei dubbi sul decreto legge che abolisce i costi di ricarica delle schede dei cellulari. 'Abbiamo sollevato alcune questioni procedurali che riguardano l'indipendenza dell'Agcom in merito alla messa a punto della legge', ha detto il portavoce della Commissaria Ue alle Tlc, Viviane Reding. 'La Commissaria Reding condivide con il governo italiano di proteggere meglio i consumatori, ma restiamo in contatto con le autorita' italiane con le quali stiamo ancora discutendo la questione'. Il decreto con cui il governo italiano abolisce i costi delle ricariche telefoniche e' entrato da subito nel mirino di Bruxelles che nelle ultime settimane ha esaminato approfonditamente il provvedimento. Tra le principali questioni sotto la lente della Commissione Ue, quella dell'indipendenza dell'Autorita' italiana per le comunicazioni che - per Bruxelles - potrebbe non essere stata rispettata. La materia dei costi di ricarica, infatti, dovrebbe essere di competenza dell'Agcom, mentre il Governo ha deciso di procedere per conto proprio attraverso lo strumento del decreto. Tra gli altri punti allo studio di Bruxelles - indicati in una lettera che nel febbraio scorso un funzionario del commissario Reding invio' al ministero dello Sviluppo - anche l'impatto che la norma puo' avere sul livello delle tariffe, visto che gli operatori potranno spalmare i costi dell'abolizione delle ricariche su altre voci relative al traffico telefonico, con possibili danni per i consumatori. Infine, per la Commissione Ue esiste il problema legato all'enorme volume di carte pre-pagate in circolazione (circa 70 milioni) che dovranno essere disattivate.
 
 
 
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