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 ITALIA - ITALIA - Abolizione costi ricariche: all'Ue non piace il metodo 'Bersani'
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Notizia 
3 febbraio 2007 0:00
 
L'abolizione dei costi fissi delle ricariche dei cellulari, così com'è contenuta nel decreto Bersani sulle liberalizzazioni, non piace alla Commissione europea, che ha inviato una lettera al ministero per lo Sviluppo economico per avvertire che il provvedimento "viola lo spirito delle norme comunitarie" e rischia la bocciatura da parte della Corte di giustizia dell'Ue. E' quanto riferisce oggi il quotidiano La Repubblica, citando "fonti vicine al dossier".
La lettera, firmata dal direttore generale del commissario Ue ai Media, Viviane Reding, è partita giovedì e contiene diverse osservazioni. Secondo Bruxelles l'azione del governo sarebbe "sproporzionata" rispetto agli obiettivi che si pone. Inoltre Bersani viene accusato di non aver rispettato i poteri dell'Authority per le Comunicazioni, 'scavalcando' la consultazione pubblica lanciata da Corrado Calabrò proprio sui costi delle ricariche.
La Commissione vuole vederci chiaro anche sull'applicazione pratica del decreto, sulle controversie che potranno nascere tra operatori e consumatori, e sul preavviso di 30 giorni per disdire gli abbonamenti telefonici e televisivi. In particolare, Bruxelles vuole sapere come il governo intende regolarsi nei casi di contratti con pagamento anticipato in cambio di sconti o regali, sospettando ostacoli alle attività promozionali degli operatori con conseguente danno per i consumatori.
Le eccezioni di Bruxelles, comunque, sono state espresse a livello ancora "informale". Per scampare all'apertura di una procedura d'infrazione, il decreto Bersani dovrà essere corretto in Parlamento recependo le osservazioni della Commissione Ue e sanando il 'conflitto di interessi' con l'Authority delle Tlc.
 
 
 
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