testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Adsl: emendamento Prc al decreto sulle liberalizzazioni
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
15 febbraio 2007 0:00
 
Due emendamenti per liberalizzare 'davvero' il mercato delle connessioni a banda larga (Adsl) e quello del software. A presentarli sono i deputati di Rifondazione Comunista Pietro Folena, Marilde Provera e Maurizio Acerbo. Il primo emendamento 'aggiunge un comma all'articolo 1 del decreto, quello sulla telefonia, prevedendo che l'operatore incumbent nelle telecomunicazioni (Telecom Italia) non possa piu' imporre ai suoi concorrenti il canone di circa 10 euro per l'affitto del doppino telefonico che arriva nelle case degli utenti, ma lo riduca a meno di 5 euro'. Oggi, infatti, 'e' possibile abbonarsi all'Adsl con un qualsiasi operatore ma in mancanza di una linea gia' attiva, Telecom chiede circa 10 euro mensili che fanno lievitare il prezzo per l'utente finale, riducendo di gran lunga la concorrenzialita' delle offerte degli altri operatori'. Con l'emendamento, scrivono i tre deputati nella relazione di accompagnamento 'si ripristina un elementare principio di concorrenza evitando che l'operatore incumbent utilizzi la sua posizione dominante a proprio vantaggio e si viene incontro alle esigenze dei cittadini-consumatori'.
Due invece le novita' chiave previste dall'emendamento che si occupa di software: la proposta prevede che 'chiunque venda programmi informatici debba realizzarli in modo tale che possano memorizzare i dati in un formato standard leggibile da altri programmi concorrenti e che chiunque possa realizzare programmi in grado di leggere i dati di un suo concorrente'. Si tratta, concludono i firmatari della proposta di modifica, 'di un obbligo a garanzia della concorrenza e dei diritti dei consumatori paragonabile al diritto di portare con se' il numero quando si cambia gestore telefonico'.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS