testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Analisi tecnica sulla prima societa' di call center a quotarsi in borsa
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
16 febbraio 2007 0:00
 
E' leggermente inferiore alla forchetta indicativa di prezzo, fissata in 5 - 6,5 euro, la valutazione di Amf, il servizio di analisi de Il Sole 24 Ore, su Omnia Network, prima matricola del 2007, prossima a sbarcare al segmento STAR e attiva principalmente nel business dei call center. La valutazione "fotografa" il gruppo allo stato attuale si basa sulla crescita organica escludendo possibili acquisizioni che peraltro rientrano nella strategia del gruppo e che, in questi ultimi anni, hanno permesso di raggiungere le dimensioni attuali. In particolare, nelle stime di lungo periodo non abbiamo inserito l'apporto economico dell'investimento in Uniposta, societa' che beneficera' del processo di liberalizzazione dei servizi postali. Dal Dcf (wacc 8,08%, perpetuity pari all'1%, indebitamento finanziario netto pari a 15 milioni) e' emerso un valore complessivo pari a 95,9 milioni corrispondente a un fair value per azione pari a 4,81 euro. Per la valutazioni Amf non ha considerato opportuno effettuare un confronto con i multipli di mercato (metodologia principale utilizzata per valutare Omnia dai collocatori) in quanto non significativo. Senza descrivere le caratteristiche di operatori come TNT e UPS, che tutti conoscono, per quanto riguarda il settore CRM Outsourcing gli operatori ICT Group e Transcom WorldWide presentano una copertura geografica completamente diversa da Omnia Network che al momento rimane un operatore nazionale che ha da poco intrapreso un'espansione geografica al di fuori dei confini nazionali (Romania con We Call 4 You). Per il biennio 2007-2008 gli analisti hanno stimato un fatturato in crescita ad un tasso medio annuo pari al 10,2%, sostanzialmente in linea con l'andamento previsto per il mercato, ipotizzando per le diverse business unit un incremento dell'11% per MMCC (Multimedia Contact Center), del 5,5% per la Logistica e Trasporti, del 12,5% per il Noleggio Operativo e del 7,5% per System Integration. Nello stesso periodo l'ebitda dovrebbe crescere in misura proporzionale al fatturato e mantenere quindi costante al 6,6% la propria incidenza sui ricavi. La crescita dell'utile netto dovrebbe essere piu' sostenuta e registrare nel triennio 2006-2008 un aumento medio del 32,6%. Nel periodo gli analisti hanno considerato un'incidenza dell'imposizione fiscale stabile al 50% e quindi in riduzione rispetto al 53,6% del 2005. Inoltre a partire dal 2007 le stime indicano oneri finanziari netti in flessione dopo l'operazione del 2006 di cessione del credito pro-soluto che ha ridotto significativamente l'indebitamento finanziario attestato a fine anno a 13,1 milioni (da 48,4 milioni di fine settembre). Dal collocamento sono attese risorse per un controvalore compreso tra 26,7 e 35,6 milioni al netto di commissioni che saranno indirizzate agli investimenti e tra questi il piu' immediato e' quello in Uniposta.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS