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 ITALIA - ITALIA - Annunci. Rai. Il ministro Romani riannuncia: canone/imposta obbligatorio per chi ha la corrente elettrica in casa o ufficio
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Notizia 
25 novembre 2010 11:09
 
 Ci provano dal 2006, ora a rilanciare l'idea del canone Rai pagato da tutti coloro che hanno un allaccio alla rete elettrica e inserito nella bolletta viene rilanciata dal Governo. Il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, (ri)annuncia in un'intervista al Corriere della Sera i contenuti della riforma del canone Rai: 'A tutti i titolari di un contratto di fornitura di elettricita', siano essi famiglie o pubblici esercizi o professionisti, verra' chiesto di pagare il canone, perche', ragionevolmente, se uno ha l'elettricita' ha anche l'apparecchio tv. Chi non ha la televisione dovra' dimostrarlo e solo in quel caso non paghera''.
La riforma, spiega il ministro, sara' presentata o col decreto milleproroghe o comunque entro l'anno e servira' ad azzerare la grande evasione: 'Circa il 30% di chi dovrebbe pagare il canone non lo fa'. Per questo, garantisce Romani, anche se il canone per il 2011 dovesse subire un aumento per adeguarlo all'inflazione, 'ma io sono contrario', dall'anno successivo l'importo si ridurra' 'secondo il principio che se pagano tutti, pagano meno'.
La proposta di Romani prevede che 'meta' delle nuove risorse incassate vada alla Rai e meta' a decremento del canone'. 'Il provvedimento e' pronto e presto sara' presentato, forse col decreto milleproroghe', conclude.
Il commento dell'Aduc. Canone/Imposta Rai. Torna l'ipotesi di legarlo al contratto elettrico. Balle, sfascio o ignoranza? Abolire l'odioso balzello!
L'applauso di Valducci. 'Ritengo ottima la proposta del ministro Paolo Romani di inserire il pagamento del canone Rai nella bolletta elettrica per contrastarne l'evasione'. Lo dichiara l'on. Mario Valducci, Presidente della Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati.
'E' un atto di equita' nei confronti di chi il canone lo paga - aggiunge Valducci - e un recupero di risorse per un migliore servizio pubblico. E' opportuno, infatti, che la televisione di Stato elevi il proprio servizio con contenuti di maggior qualita', che non tengano unicamente conto dei numeri di ascolto. Sarebbe opportuno, inoltre, che le trasmissioni a carattere politico non abbiano in studio il pubblico, al fine di evitare quelle corride, quell'innalzamento dei toni, quei conflitti, quelle faziosita' di cui l'Italia non ha certamente bisogno'.
La stilettata di Stiffoni. La proposta del ministro Romani di inserire il canone Rai nella bolletta elettrica 'e' irricevibile perche' fregare tutti gli italiani cosi' subdolamente e' veramente vergognoso'. Il senatore della Lega Nord, Piergiorgio Stiffoni, bolla, con questa premessa, la proposta del ministro dello Sviluppo economico. Il capogruppo della Lega Nord in commissione Comunicazioni del Senato critica anche l'appoggio al ministro del presidente della commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera Mario Valducci.
'Siamo proprio sicuri - chiede Stiffoni - che rimpinguando di risorse la Rai, si avra' un servizio migliore? I palinsesti vengono, praticamente, gestiti da giornalisti faziosi e da burocrati conniventi e la gente e' stanca di foraggiare ancor piu' i contratti milionari di certi conduttori'. Secondo il senatore della Lega Nord i cittadini 'sarebbero ben piu' contenti di devolvere, per esempio, il corrispondente importo del canone Rai agli alluvionati del Veneto, del Salernitano, della provincia di Messina. Allora si' che sono soldi 'solidali' e non sperperati nei mille rivoli di Saxa Rubra o Viale Mazzini'.
Stiffoni consiglia infine al servizio pubblico radiotelevisivo di sfruttare meglio la Sipra 'in modo che possa lavorare per raccogliere piu' pubblicita' e sponsor in modo che la Rai sia piu' autonoma finanziariamente cosi' da evitare di mettere le mani in tasca agli italiani', e che alla fine di ogni trasmissione 'nei sottotitoli venga scritto quanto e' costata la trasmissione in modo che si sappia quanto e' costata alla comunita''. 'Ci piacerebbe sapere - conclude Stiffoni - la reazione di Berlusconi a questa strampalata proposta del suo ministro'.
 
 
 
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