Telecom resti a 'capitale prevalentemente italiano' e la sua rete abbia una qualche forma di controllo pubblico. E' in sintesi l'opinione del sottosegretario alle Comunicazioni Giorgio Calo' (Idv) che interviene nel dibattito sulla separazione della rete tlc innestato dall'intervista al 'Sole 24 Ore' del ministro Paolo Gentiloni e che oggi, sullo stesso giornale, vede l'intervento dell'ex consigliere economico di Romano Prodi, Angelo Rovati. Il quale rilancia la sua idea di scorporare la rete Telecom e quotarla in Borsa con un 'nocciolo duro' di azionisti pubblici e privati che garantiscano la sua tutela. Personalmente penso che l'impostazione giusta e' che Telecom in quanto societa' privata ha una sua autonomia di gestione. Tuttavia visto che le telecomunicazioni sono un settore strategico per il paese, credo che sulla rete una forma di contatto e controllo da parte dello Stato sia auspicabile e necessaria. Inoltre ritengo anche fondamentale che Telecom resti sotto il controllo di azionisti italiani'.