Il presidente della Rai Paolo Garimberti torna a chiedere al governo "un impegno chiaro" nella lotta all'evasione del canone Rai. Intervenendo al convegno promosso dal Dipartimento delle Comunicazioni del ministero dello Sviluppo economico e dal Comitato nazionale Italia Digitale 'Il superamento dell'analogico - I 90 giorni di switch off che coinvolgono il 30 per cento della popolazione', Garimberti ha fatto notare come la Rai sia stata la "locomotiva" per il passaggio al digitale terrestre, portandosi dietro "un bel treno e molti vagoncini". Tramite il digitale la Rai offre nel complesso 12 canali, l'offerta piu' ampia d'Europa, con un canone decisamente inferiore a quello di altri paesi: 106 euro contro i circa 250 della Bbc. "Abbiamo fatto tantissimo ma siamo pronti anche a fare di piu' come ci chiede l'Agcom", ha detto Garimberti riferendosi alle parole del presidente dell'autorita' Corrado Calabro', che nel suo intervento ha invocato soprattutto una maggiore comunicazione alla popolazione. Ma senza la Rai - ha ricordato orgogliosamente Garimberti - l'Italia non sarebbe passata al digitale e sarebbe rimasta tecnologicamente indietro.
L'invito del presidente Rai e' stato accolto dal viceministro con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani, che ha detto di non condividere certa campagna di stampa contro il canone. "Un'evasione al 27-30% non e' tollerabile", ha affermato Romani.
Qui il commento dell'Aduc