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 ITALIA - ITALIA - Il CdM approva la riforma delle Authority
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2 febbraio 2007 0:00
 
Semaforo verde del Consiglio dei Ministri al disegno di legge che riforma le competenze delle Authority. Il provvedimento dispone, da un lato, la cancellazione di alcune e la redistribuzione delle loro funzioni, e dall'altro l'istituzione di organismi come l'Autorita' delle infrastrutture, che si affianchera' a quella dell'Energia, gas e servizi idrici e all'Authority per le tlc, televisioni e poste.
Si tratta di "una svolta importante", che separa le funzioni di gestione e di controllo e che risolve "un enorme conflitto di interessi": e' la convinzione del ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro. All'Authority che piu' da vicino lo riguarda, andra' la competenza sulle regole del gioco, al Ministero invece compiti di vigilanza, di controllo e pianificazione, con criteri di incompatibilita' per la nomina nel nuovo organismo al fine di evitare altri, eventuali conflitti. In questo modo la competenza relativa alla costruzione e alla gestione delle concessioni autostradali e' nuovamente attribuita al dicastero e all'Anas.
Dall'altro lato, il ddl dispone alcune soppressioni. E' una scelta non indolore considerando le polemiche dei giorni scorsi: sparira' la Covip, Commissione di vigilanza sui fondi pensione, dal primo luglio 2008. Le sue competenze, come quelle dell'Isvap - anch'essa disciolta - saranno divise tra la Banca d'Italia, la Consob e l'Antitrust. Abolita anche un'altra istituzione storica: il Cicr, Comitato interministeriale per il credito e il risparmio che sara' rimpiazzato da una struttura 'ex novo', il Comitato per la stabilita' finanziaria. Ai suoi vertici saranno il ministro dell'Economia, il governatore di Bankitalia e il presidente della Consob.
Anche in questo caso si provvedera' a riattribuire le competenze del vecchio organismo con lo strumento della delega al Governo, che avra' un anno di tempo per operare le sue scelte. Certo e' che il nuovo Comitato dara' piu' peso all'Esecutivo che alla Banca d'Italia, la cui funzione sara' ristretto all'ambito della proposta. I componenti delle diverse Autorita' saranno cinque e il loro mandato avra' durata settennale: sola deroga a tali criteri vige per la Banca d'Italia. I membri saranno nominati su proposta del Governo in base a un bando pubblico per privilegiare requisiti di trasparenza e di professionalita'. Ma spettera' a una Commissione parlamentare di specifica costituzione, con una maggioranza dei due terzi per garantire le opposizioni, l'approvazione definitiva delle candidature.
Con questa riforma, ha spiegato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Enrico Letta, "si creano delle autorita' effettivamente indipendenti e tutte ugualmente efficaci nella difesa del cittadino-consumatore".
 
 
 
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