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 ITALIA - ITALIA - Cellulari: interrogazione parlamentare sugli aumenti tariffari
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Notizia 
21 marzo 2007 0:00
 
"Alcuni operatori di telefonia mobile - in particolare Vodafone, Tre e Wind - hanno recentemente applicato maggiorazioni sui prezzi delle ricariche telefoniche, cedute per la vendita presso le edicole, i giornalai, ed altre rivendite autorizzate, con il rischio evidente di determinare, prossimamente, un aumento dei costi delle ricariche stesse presso i consumatori finali". Lo denuncia il senatore di Prc Raffaele Tecce che ha presentato un'interrogazione al Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni. "La decisione presa dai gestori di telefonia mobile ha indotto la categoria degli edicolanti e dei giornalai, come gia' annunciato anche dai tabaccai, a proclamare, nei prossimi giorni, alcune manifestazioni di protesta contro i rincari che riducono i loro margini di guadagno". Nel testo dell'interrogazione, il senatore precisa che: "l'articolo 1 del decreto-legge 31 gennaio 2007, n.7 vieta l'applicazione, da parte degli operatori della telefonia mobile, di costi fissi e di contributi aggiuntivi rispetto al costo del traffico telefonico richiesto, per le ricariche di carte telefoniche prepagate, anche via bancomat o in forma telematica; che la citata disposizione e' stata adottata dal governo "al fine di favorire la concorrenza e la trasparenza delle tariffe, di garantire ai consumatori finali un adeguato livello di conoscenza sugli effettivi costi del servizio, nonche' di facilitare il confronto tra le offerte presenti sul mercato"; e infine che il comma 2 dell'articolo 1 del decreto-legge n.7 del 2007 stabilisce, al fine di consentire ai singoli consumatori finali un adeguato confronto, che l'offerta delle tariffe, dei differenti operatori della telefonia, deve evidenziare tutte le voci che compongono l'effettivo costo del traffico telefonico, secondo le modalita' che verranno stabilite dall'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, la quale, ai sensi del comma 4 del medesimo articolo 1, provvedera' ad applicare le relative sanzioni".
 
 
 
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