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 ITALIA - ITALIA - Cellulari: gli operatori pronti all'abolizione dei costi di ricarica
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Notizia 
1 marzo 2007 0:00
 
Le compagnie telefoniche sono pronte per lunedi' 5 marzo, giorno in cui i costi di ricarica dei cellulari dovranno essere aboliti, adeguandosi ai dettami del decreto sulle liberalizzazioni. Del secondo pacchetto Bersani, l'eliminazione degli extracosti e' del resto uno dei punti piu' tangibili, di conseguenze immediate e che, secondo il ministro, portera' guadagni tangibili ai consumatori.
Gli operatori si stanno quindi gia' adattando alle nuove norme, in alcuni casi anche anticipando l'entrata in vigore del provvedimento, mentre i consumatori annunciano che vigileranno sui comportamenti delle compagnie telefoniche, perche' l'abolizione degli extracosti sia 'senza se e senza ma'. Perche' cioe' le societa' non tentino di rientrare dalla perdita della 'rendita' aumentando il prezzo pagato dai clienti attraverso la cosiddetta rimodulazione dei piani tariffari. La prima a muoversi e' '3', che ha giocato d'anticipo: l'abolizione dei costi di ricarica diverra' operativa gia' da domani. I piani tariffari, fanno sapere dalla societa', rimarranno inalterati. Domenica 4 marzo sara' la volta di Vodafone, che eliminera' i costi di ricarica in anticipo di un giorno. Per i vecchi clienti le tariffe resteranno inalterate. Per le nuove attivazioni saranno invece disponibili due nuovi piani rimodulati, oltre ai tre che resteranno in commercio. Tim si muovera' lunedi', mantenendo per tutti i clienti, anche i nuovi, le stesse tariffe applicate finora. Il traffico telefonico acquistato sara' cosi' pienamente utilizzabile. Anche Wind (che finora non ha comunque mai applicato costi di ricarica per prepagate oltre i 50 euro) abolira' gli extracosti per i nuovi clienti, ai quali saranno proposti piani tariffari completamente rimodulati. Sui nuovi piani potranno inoltre migrare anche i clienti che ricaricheranno per importi inferiori ai 50 euro e che non vorranno vedersi accreditare il costo di ricarica. Chi continuera' ad acquistare 'telefonate' per cifre superiori potra' invece mantenere il proprio piano tariffario.
Ogni operatore sta dunque scegliendo la propria strada per assorbire le nuove disposizioni. Qualsiasi sia la scelta, commenta il ministro dello Sviluppo Economico Pierluigi Bersani, il consumatore, 'comunque, ci guadagnera'' e le compagnie, piu' che impelagarsi in una 'guerra', potranno 'rinnovare le loro strategie rendendole piu' trasparenti senza rimetterci nulla nel medio periodo'. Qualche remora e' espressa invece dai sindacati delle societa' di telecomunicazioni che temono un impatto troppo drastico delle misure sugli operatori piu' piccoli. Le eventuali difficolta' incontrate dalle societa' per far fronte alla perdita di entrate derivanti dai costi di ricarica potrebbero infatti, secondo Uilcom e Fistel-Cisl, scaricarsi sul mondo del lavoro.
 
 
 
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