testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Consumi di energia in casa: come ridurre quelli nascosti
Scarica e stampa il PDF
Notizia di Redazione
30 marzo 2020 12:22
 
Se per il consumo ‘nascosto’ di cibo ogni golosone è responsabile per sé, e senza possibilità di appello, per quello energetico nascosto c’è una piccola attenuante: in molti casi non siamo consapevoli di uno spreco tanto inutile quanto facile da eliminare. Il fatto è che in casa molti apparecchi consumano energia pur non essendo in funzione, solo per il fatto di essere collegati alle prese elettriche: un 'consumo nascosto' di energia, appunto. È abbastanza noto e intuitivo, infatti, che la funzione standby assorba energia; un consumo regolato, peraltro, da direttive europee che ne hanno fissato valori minimi. Si è calcolato, comunque, che l’assorbimento medio degli apparecchi in questa modalità equivalga a circa l’11% del consumo complessivo di una casa. Un concetto semplice da intendere quando si tratta di standby, ma cosa dire per il caricatore del cellulare? Appare misterioso ai più il fatto che assorba energia semplicemente perchè viene lasciato nella presa.

L’elettronica mangia energia
I tanti dispositivi elettronici che tutti abbiamo in casa consumano circa il 25% della spesa in bolletta. E poi, molti di questi dispositivi possono essere fra i ‘consumatori nascosti’ per il fatto che spesso rimangono costantemente collegati alla rete di energia domestica. Dunque, la cosa più opportuna da fare sarebbe staccare tutti gli apparecchi dalla presa. Ma calcolando che, nella maggior parte delle famiglie, sono presenti circa 10 dispositivi elettronici, l’operazione potrebbe risultare piuttosto impegnativa. Il consiglio di tutti gli esperti è incredibilmente semplice: usare una presa multipla - e adatta - in cui concentrare tutte le prese. Basterà un click per mettere a riposo nonché a digiuno energetico i nostri dispositivi.

Standby killer
Oltre alle prese multiple con semplice tasto on/off, esistono modelli, singoli o a ciabatta, in grado di riconoscere il segnale di accensione e spegnimento del telecomando: li chiamano ‘standby killer’. Quando, ad esempio la TV collegata a una di queste prese viene spenta, quest'ultima rileva l’assorbimento in standby e in pochi secondi ‘distacca’ l'apparecchio dalla rete. Per riaccendere la TV è sufficiente premere il tasto del telecomando e la ‘presa-dispositivo’ riattiverà il collegamento con la corrente elettrica. Per gestire la postazione pc, con monitor, stampanti ecc, esistono versioni multiple dello stesso dispositivo killer standby, che interrompono il collegamento energetico di tutti gli apparecchi collegati nel momento in cui viene spento il pc. Infine, ci sono le recentissime multiprese wifi, dispositivi “IoT” che si disattivano tramite lo smartphone indipendentemente da dove ci si trova.
 
Dispositivi in funzione: qualche consiglio per risparmiare energia
Ci sono inoltre alcuni semplici suggerimenti per ottimizzare i consumi anche durante il funzionamento dei nostri molteplici dispositivi elettronici. Eccone qualcuno.
Per il Computer: attivare la modalità standby che spegne lo schermo quando resta inattivo; regolare moderatamente la luminosità del monitor; e se si pensa di non usare il pc per più di due ore vale la pena spegnerlo.
Per modem e router: difficile da mettere in pratica, ma il consiglio è collegarli a presa multipla e spegnerli, se si riesce a evitare di scatenare una rivolta in famiglia.
Per stampanti e monitor: in questo caso gli esperti consigliano attenzione alla tipologia. Le stampanti a getto d’inchiostro consumano fino al 90% di energia in meno rispetto ai modelli laser. Consolerà anche sapere che i monitor con tecnologia TFT - gli schermi piatti per intenderci - consumano solo il 25% dell’energia usata dai vecchi schermi a tubo catodico, ormai una specie in via di estinzione.
Per i dispositivi a batteria: nel caso di smartphone, tablet, fotocamere, etc, gli esperti consigliano di non ricaricare troppo spesso i dispositivi, modificare la luminosità dello schermo e disattivare sfondi animati, eliminando applicazioni inutilizzate. Gli stessi esperti consigliano di eliminare l'app di Facebook: secondo una stima consuma il 15-20% della batteria totale. Un consiglio un poco anacronistico, che ha davvero poche possibilità di essere seguito. Spegnere il cellulare durante la notte invece si può fare, per chi non lo usa come sveglia. Abituarsi a chiudere le applicazioni in background, quelle che apriamo e poi lasciamo lì, è un’abitudine che fa risparmiare il consumo di batteria e non è difficile da adottare. Gli smartphone sono dotati di impostazioni da attivare per il risparmio energetico, inoltre esistono app - come GoBattery Saver - che ottimizzano uso e carica delle batteria.

Da sapere
L’energia consumata ogni anno dalla funzione in standby da tutte le case dei 27 paesi dell’Unione Europea ammonta circa a 43 TWh (pari ai 2/3 dell’energia consumata da tutte le case italiane) ed è responsabile dell’emissione di 19 milioni di tonnellate di CO2 annue. I consumi mondiali in standby causano l’1% delle emissioni complessive di CO2. Secondo l’International Energy Agency, entro il 2030 il 15% dei consumi elettrici in Europa sarà dovuto alle funzionalità di standby degli apparecchi.(l.c.)

(da Bianco&Bruno, rivista di elettrodomestici ed elettronica di consumo)
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS