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 ITALIA - ITALIA - Della Vedova: abolire la tassa di concessione sui cellulari
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Notizia 
24 gennaio 2007 0:00
 
Mentre l'Agcom annuncia che la decisione sara' presa a meta' febbraio e il Governo che ne discutera' nel Consiglio dei ministri, dice la sua sui costi di ricarica Benedetto Della Vedova, presidente dei Riformatori Liberali e deputato di Forza Italia: "Bersani abolisca la tassa di concessione governativa sui telefonin", afferma. 'Dalle notizie di stampa parrebbe che nelle prossime ore Bersani sia intenzionato a presentare un nuovo 'pacchetto liberalizzazioni', comprendendo in esso anche un intervento ed una stretta sui cosiddetti costi di ricarica per i cellulari. Questo intervento sarebbe dirigista ed abusivo - sottolinea - perche' invaderebbe il campo di attivita' delle autorita' indipendenti su antitrust e comunicazioni; e del tutto inutile. Di fatto il 91% degli italiani preferisce, per ragioni economiche, optare per utenze 'ricaricabili' e pagare il costo di ricarica ai gestori, piuttosto che stipulare contratti di abbonamento e pagare la connessa tassa di concessione governativa allo Stato'.
'La ragione e' semplice e la spiega a chiare lettere un recente rapporto dell'Antitrust e dell'Autorita' sulle comunicazione: la tassa di concessione governativa provoca per l'utente medio, a parita' di traffico, un aggravio di prezzo superiore al 40%, mentre l'aggravio medio di prezzo connesso alle spese di ricarica e' pari al 18,3%. Abolita la tassa di concessione governativa si sgonfierebbe 'la bolla' delle ricariche, senza bisogno di un intervento d'autorita' da parte del Governo destinato a creare un pericoloso precedente. A cio' si aggiunge che dai balzelli sui cellulari, fra tasse e imposte dirette e indirette, continua ad incassare di piu' lo Stato dei gestori (1,4 miliardi di euro, contro circa 900 milioni di euro)'.
 
 
 
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