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 ITALIA - ITALIA - Dini (Dl): credo che la rete debba restare alla Telecom
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Notizia 
20 aprile 2007 0:00
 
"Di solito le banche intervengono quando un'impresa e' decotta. Non credo che la Telecom sia decotta. Quindi non sono certo che le cordate si banche siano la risposta giusta per Telecom. Credo che la rete fissa debba restare alla Telecom. Un eventuale scorporo dev'essere dettato da situazioni straordinarie ed essere autorizzato dall'Ue". Lo ha affermato Lamberto Dini, presidente della Commissione Esteri del Senato ed esponenete della Margherita (Dl), in un'intervista al quotidiano Il Giornale in merito alla vicenda Telecom.
"Non vedo situazioni straordinarie all'orizzonte e nemmeno pronunciamenti europei; che, anzi, invocano il rispetto delle regole di mercato. Quel che vedo invece e' la necessita' di stabilire regole di accesso alla rete trasparenti, competitive, aperte. Compiti che spettano all'Autorita' delle Comunicazioni. Non certo al governo. Provo una grande simpatia per Tronchetti Provera, si e' trovato a gestire, dalla vicenda delle intercettazioni in poi, un clima ostile intorno alla Telecom. E ha deciso di uscire dal settore per concentrarsi sulla Pirelli: una vera multinazionale italiana, con aziende in tutto il mondo, compresa la Cina. E' stato proprio questa ambiente ostile a convincerlo a mollare le telecomunicazioni. Da qui, la mia simpatia per lui".
 
 
 
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