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 ITALIA - ITALIA - Fassino incontra i lavoratori dei call center di Wind
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Notizia 
2 febbraio 2007 0:00
 
Alla Camera del Lavoro per partecipare a un convegno su 'Giovani e lavoro per il Partito democratico', il segretario Ds Piero Fassino ha incontrato una rappresentanza delle Rsu della compagnia di telecomunicazioni Wind, che ha un call center con oltre 200 dipendenti a Sesto San Giovanni.
'Ai lavoratori della Wind - ha raccontato Fassino - ho detto che ci batteremo perche' si apra un tavolo tra le imprese e i sindacati per discutere del futuro dell'azienda e dei processi di riorganizzazione, perche' si realizzino senza compromettere il lavoro e l'occupazione degli attuali dipendenti'.
'La nostra preoccupazione - ha spiegato Silvia Ventavoli, della Rsu di Sesto San Giovanni - e' dovuta al fatto che l'azienda unilateralmente ha deciso di esternalizzare 275 lavoratori del call center di Sesto San Giovanni, tutti assunti a tempo indeterminato'.
Per lo piu' si tratta di donne con un'eta' media di poco superiore ai 30 anni. 'Abbiamo tutte da poco preso casa, i figli piu' grandi hanno tre anni'.
La critica principale rivolta dal sindacato della Wind, che per il 5 febbraio ha indetto uno sciopero di tutto il gruppo con un presidio a Roma a piazza Barberini, e' che la decisione di esternalizzare 'non e' dovuta a crisi o ristrutturazioni, ma e' una mera operazione finanziaria per ridurre i costi'.
Il 5 a Roma una delegazione incontrera' il ministro del Lavoro Cesare Damiano e con ogni probabilita' ci sara' anche un incontro al ministero dello Sviluppo economico. La richiesta dei sindacati e' quella di bloccare l'esternalizzazione con la possibilita', poi successivamente, di aprire un tavolo con l'azienda per discutere della riorganizzazione aziendale senza pero' compromettere l'occupazione.
 
 
 
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