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 ITALIA - ITALIA - Gentiloni conferma: licenze wimax a giugno
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17 gennaio 2007 0:00
 

"Sconfiggere il 'digital divide', completare l'offerta di sistema anche con gli operatori virtuali, favorire un quadro di certezze per il ritorno degli investimenti sulle reti di nuova generazione e favorire il percorso avviato dall'Authority per definire le regole di accesso alle reti". E' questa l'agenda del ministero delle Comunicazioni, illustrata dal ministro Paolo Gentiloni in occasione della sua visita, la prima, alla sede milanese di Fastweb. Sul Wimax, in particolare, il ministro ha ribadito che "e' in corso la selezione dell'advisor e siamo impegnati ad allocare le licenze entro il primo semestre".

"Abbiamo molte occasioni di incontro e di contatto ma e' la prima volta che visito la societa' ed e' stata un'occasione molto utile per vedere l'evoluzione dei servizi e ragionare insieme sui nodi sui quali il Governo e' impegnato", ha dichiarato Gentiloni, affiancato dall'a.d. di Fastweb, Stefano Parisi, nella conferenza stampa seguita alla visita all'azienda. Il ministro ha quindi individuato "due problemi distinti" nel futuro dell'azione di Governo: "il completamento della copertura del potenziale accesso alle reti a banda larga, da un lato con il Wimax e dall'altro lo sforzo delle autorita' locali, e lo sviluppo delle reti di nuova generazione". "In tal senso penso sia importante l'impegno di uno dei protagonisti del settore, come Fastweb".

Per Parisi "l'azienda e' pronta a cogliere le nuove opportunita' ed e' la prima a poter guardare al Wimax e agli operatori virtuali, avendo peraltro gia' investito 3 miliardi per il completamento, gia' avvenuto, della propria rete di nuova generazione". Un'occasione, quella dell'operatore mobile virtuale (Mvno), che Parisi ribadisce "l'azienda vuole cogliere non per fare di Fastweb il quinto operatore mobile del Paese, ma per trasformarla in un vero e proprio 'quadruple player', capace di fornire i servizi anche in mobilita'".

"Siamo l'ultimo Paese in Europa a non prevedere questa possibilita' e il Ministro - ha proseguito il manager - e' consapevole che la necessita' di aprire all'operatore virtuale e' un'esigenza impellente. Riteniamo che se in Italia ci fosse ancora un freno, sarebbe un freno alla crescita del Paese".
 
 
 
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