testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Gestori: abolizione dello scatto alla risposta costa 3,5 miliardi di euro
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
8 marzo 2007 0:00
 
I gestori di telefonia mobile esprimono 'forte preoccupazione per le conseguenze sul settore delle telecomunicazioni derivanti dalla eventuale introduzione di una nuova misura per abolire lo scatto alla risposta'. Lo affermano tramite Asstel (l'associazione di settore aderente a Confindustria), che manifesta tutta la sua 'ferma contrarieta'' sottolineando che la misura costerebbe al settore 3,5 miliardi di euro.
Ricordando che oggi in Italia l'industria della telefonia mobile 'rappresenta uno dei settori piu' competitivi grazie al rapido processo di liberalizzazione', l'associazione calcola che la recente abolizione dei costi di ricarica per il settore delle tlc mobili ha un impatto annuale di 2 miliardi di euro. 'Con la nuova misura coercitiva - affermano gli operatori - i ricavi annui degli operatori si ridurrebbero di ulteriori 3,5 miliardi. L'insieme delle due misure porterebbe ad una riduzione dei ricavi del settore di 5,5 miliardi di euro, pari al 25% del totale. Cio' porterebbe all'azzeramento dell'utile ante imposte consolidato di settore e all'abbattimento per circa il 75% dei flussi di cassa netti delle aziende di telecomunicazioni mobile. Non da ultimo vanno considerati gli impatti per l'erario a motivo del minore gettito di imposte'. Quindi 'l'applicazione di tale provvedimento comporterebbe, per tutti gli operatori, minori risorse per poter competere tra di loro, la necessita' di una massiccia riduzione dei costi, con conseguenti impatti occupazionali, nonche' una consistente revisione dei piani di investimento, incluso il rischio che alcuni operatori potrebbero essere costretti ad abbandonare il mercato'. Si sottolinea infine che 'lo scatto alla risposta, componente del prezzo dei servizi mobili, esiste in quasi tutti i Paesi europei, e' sottoposta al gioco della concorrenza ed e' trasparente per i consumatori, del tutto 'liberi di scegliere' offerte tariffarie con o senza scatto'. Asstel riferisce in particolare che a seguito della recente abolizione del costo di ricarica il costo minutario medio in Italia e' pari a 13 centesimi al minuto rispetto ai 20 centesimi della Germania, ai 17 centesimi della Spagna, del Regno Unito e dell'Olanda. I prezzi di Portogallo, Grecia ed Irlanda sono a livelli ancora piu' elevati. 'Non si giustificano quindi - conclude la nota - interventi normativi in materia di prezzi al dettaglio, ne' su basi giuridiche, ne' su basi di confronto internazionale'.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS