La Consob ha chiesto a Mediobanca, Generali, Intesa Sanpaolo e Sintonia di fornire al più presto ulteriori informazioni al mercato sull'ingresso nel capitale di Olimpia, a integrazione del comunicato diffuso il 28 aprile. La richiesta della Consob, secondo quanto si è appreso in ambienti vicini alla Commissione, mira ad assicurare al mercato parità e completezza di informazione, e trae origine anche da alcuni "disallineamenti" rispetto al comunicato di Telefonica. I chiarimenti sono attesi già domani, o al massimo mercoledì mattina, prima della riapertura dei mercati.

Telefonica, in base agli accordi con Generali, Mediobanca, Intesa Sanpaolo e Benetton per rilevare Olimpia da Pirelli, ha diritto, nella nuova compagnia Telco (la nuova Olimpia di cui Telefonica avrà il 42,3%) a cui farà capo il 23,6% del capitale Telecom, di "opporsi alla vendita di azioni" e - si legge nel comunicato diffuso dal gruppo iberico - godrà di "diritto di veto su alcune decisioni che possano modificare l'azionariato, la politica dei dividendi e disinvestimenti".
Con questa operazione, si legge ancora nella nota, Telefonica rafforza le sue relazioni con Telecom Italia, "compagnia con cui ha sottoscritto accordi di collaborazione in Germania" e "rafforza la sua posizione in Europa e America Latina.
Ciononostante, le due compagnie saranno gestite autonomamente e indipendentemente e perciò Telefonica e i consiglieri da essa designati (due consiglieri in Telecom Italia, in misura proporzionale alla partecipazione detenuta indirettamente, e pari al 10%) si asterranno dal partecipare e votare nelle riunioni di consiglio che verteranno su decisioni imprenditoriali in quei paesi in cui entrambe le società sono presenti".