Il diritto alla libertà d'espressione sancito dal primo emendamento della Costituzione americana ha i suoi limiti. Lo dimostrano casi recenti. Uno studente statunitense al quale hanno portato via l'auto per sbaglio crea un gruppo su Facebook contro la società di rimozione, ma la società gli fa causa e ora chiede 750mila dollari di danni.
Un blogger rischia 10 anni di carcere per avere scritto che tre giudici di una corte d'appello di Chicago "meritano di essere ammazzati" per una sentenza contro il diritto al porto d'armi. Una giuria popolare ha impiegato meno di due ore per condannare il blogger colpevole anche di avere pubblicato nomi, indirizzi e numeri di telefono dei tre giudici in questione.
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