L'amministratore delegato di Mediaset, Giuliano Adreani ha escluso la possibilita' di quella contro Opa su Fastweb su cui il mercato, dopo quella gia' lanciata da Swisscom, aveva puntato negli ultimi giorni, ma questo non ha impedito a Confalonieri di manifestare una rinnovata tentazione nei confronti di Telecom. "Per quello che riguarda Telecom, magari potessimo farlo, ma non credo ci lascerebbero. Ha in pancia tre reti e questo comincerebbe gia' a creare qualche ostacolo per le leggi antitrust e le leggi vigenti sulla tv", ha detto a proposito di un eventuale interesse per il gruppo di tlc dopo l'annunciata possibilita' di disimpegno di Pirelli da Olimpia. Difendere Telecom da mire straniere e' comunque "anacronistico" per Confalonieri, che ha ricordato la presenza di Mediaset in Spagna con Telecinco e la necessaria reciprocita' con i player stranieri cui, caso mai, "un Paese deve rispondere attrezzandosi con le sue strutture capitalistiche". Intanto, pero', il messaggio e' che in questa fase il gruppo di Cologno "e' l'unica azienda del settore della comunicazione che ha due caratteristiche forti: e' in ottima salute ed e' italiana" ed e' anche per questo, secondo Confalonieri, che va difesa da una riforma del sistema tv che, cosi' come previsto dal ministro Gentiloni "mira a colpire solo Mediaset". "Il rischio politico" e' stato piu' volte evocato dal management di un gruppo che presentandosi oggi agli investitori, dopo un 2006 poco entusiasmante e la fiacchezza dei primi due mesi 2007, ha detto di avere "molta voglia di rivincita" e di sperare che la ripresa degli investimenti pubblicitari registrata in marzo si protragga fino a far diventare "il 2007 un anno importante".