testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Nuova rete in banda larga: la giornata 'campale' di Agcom e Governo. 'Complimenti' e 'passi in avanti' verbali confermano l'immobilismo
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
24 giugno 2010 18:49
 
 La banda larga in Italia è questione di tavoli, linee guida, riunioni: il nulla o quasi. Ieri e' stata una giornata 'campale': l'Agcom fa i complimenti ad un professore per una relazione su come dovrà essere la nuova rete in Italia. Il Governo ha riunito i gestori, annunciando passi in avanti. 
I complimenti dell'Agcom. Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha ascoltato la relazione del professor Francesco Vatalaro, presidente del Comitato NGN Italia. Il Consiglio, rinnovando la fiducia, ha invitato Vatalaro a proseguire nel suo apprezzato impegno per addivenire presto alla formalizzazione delle linee guida sulle opzioni tecnologiche per lo sviluppo delle reti NGN, next generation network (la nuova rete in fibra ottica).  Le linee guida tecniche elaborate dal Comitato saranno tenute nel massimo conto dall’Autorità nello stabilire le regole sulla concorrenza e sull’accesso alle reti NGN.
I passi in avanti del Governo. Un "passo avanti" oggi e una nuova riunione del tavolo il 15 luglio. E' l'esito del confronto fra governo e operatori di telecomunicazioni sulle reti di nuova generazione, sintetizzato dal viceministro alle Comunicazioni Paolo Romani. "Siamo riusciti a mettere attorno a un tavolo per la prima volta operatori che hanno avuto qualche difficolta' a parlarsi su un progetto condiviso e su un testo condiviso", sottolinea.
 Secondo il viceministro, si e' trattato di "un grosso passo in avanti" che prelude alla pianificazione di un business plan di rete unica in fibra ottica, che potra' avere una "configurazione nazionale" e una "declinazione regionale".
 In particolare, il governo prevede di costruire, si legge in una nota, "un modello di realizzazione in partnership pubblico privato, in modo tale che la realizzazione delle Reti di nuova generazione, obiettivo e competenza degli operatori di telecomunicazioni, possa essere velocizzata e ottimizzata". Inoltre, "il modello di sviluppo delle infrastrutture passive digitali consiste nella condivisione di organismi anche societari che presiedono allo sviluppo delle infrastrutture di rete, aperti alla partecipazione del governo, delle regioni, di investitori istituzionali e degli operatori". Il modello prevedera' "una governance aperta, coordinamento a livello nazionale, ma declinabile su base regionale, con la massima flessibilita' rispetto alle esigenze delle diverse realta' territoriali".
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS