L'azzeramento dei talk show in campagna elettorale "e' stata una scelta sbagliata". E le pressioni al premier Silvio Berlusconi sul Commissario Agcom Innocenzi per fermare Annozero sono "inammissibili". Lo dice Bruno Vespa (nella foto Durante le prove d'esame video del concorso Rai), in una intervista a Sette, il magazine del Corriere della Sera, in edicola giovedi' prossimo.
Vespa si dichiara "estimatore" di Michele Santoro. "Sa fare bene la tv. E l'ho sempre difeso, sin dai tempi "dell'editto bulgaro", ma e' altrettanto convinto il problema degli show censurati, "non c'e' dubbio che sia nato da lui: non rispetta alcuna regola".
Quanto a Berlusconi, dopo la vittoria alle Regionali, "fossi in lui giocherei gli ultimi tre anni di questo governo da statista.
Ho ritrovato nei miei libri - ricorda- alcune pagine in cui D'Alema e Veltroni dicono che Berlusconi e' eleggibilissimo al Quirinale. Con il sistema vigente verrebbe impallinato dai 'franchi tiratori', come accadde a Forlani e Andreotti. E'  per questo che vuole il presidenzialismo e l'elezione diretta".
Mentre a Fini "se aspira a diventare il leader di uno schieramento moderato, non giova litigare continuamente con Berlusconi".
Poche chance, infine, ai progetti di neocentrismo."Montezemelo -dice Vespa- e' abbastanza saggio da rinunciare momentaneamente alla prospettiva".
Bruno Vespa, con una dichiarazione, precisa che nell`anticipazione alle agenzie dell`intervista a Vittorio Zincone per il Magazine del Corriere della sera il giudizio di "inammissibili" sulle pressioni che il presidente del Consiglio ha fatto al membro dell`Agcom Giancarlo Innocenzi a proposito del programma di Michele Santoro, e' frutto di una sintesi incompleta di quanto da lui affermato al giornalista.
"In realtà, come risulta dl testo dell`intervista a Zincone rivisto dallo stesso giornalista, la risposta completa alla domanda sulle "pressioni" di Berlusconi e' la seguente: 'Ho già detto che sono inammissibili. Ma l`Agcom, come la Rai, di fronte al caso Santoro ha dimostrato la sua impotenza. E questo e' un problema'".
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