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 ITALIA - ITALIA - Rete. L'Agcom aumenta i canoni che i gestori alternativi devono pagare a Telecom
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Notizia 
21 aprile 2010 21:51
 
Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò, ha approvato la delibera con cui si dà avvio alla consultazione pubblica nazionale sulle tariffe che saranno in vigore nel periodo 1° maggio 2010 - 31 dicembre 2012, con riferimento ai servizi di unbundling, bitstream e wholesale line rental (c.d. canone all’ingrosso) per l'affitto dell'ultimo miglio (cavi e centraline che permettono di arrivare in case e aziende).
I valori delle nuove tariffe sono stati ottenuti grazie alla definizione di un modello di rete efficiente di tipo economico-ingegneristico (c.d. bottom up long run incremental cost), come previsto dalla delibera 731/09/CONS e richiesto dalla Commissione europea. Il ricorso a questo modello allinea l’Italia alle best practices vigenti nella gran parte dei paesi europei.
In particolare, i valori proposti per il canone di unbundling sono di 8,70 euro/mese dal 1° maggio 2010, 9,26 euro/mese dal 1° gennaio 2011 e 9,67 euro/mese dal 1° gennaio 2012. Le nuove tariffe aumentano l'attuale canone di 8,49 euro.
Questi adeguamenti sono tuttavia condizionati alla preventiva verifica, da parte degli uffici dell’Agcom, della realizzazione di due condizioni:
i) il miglioramento della qualità della rete in rame di Telecom Italia, attraverso maggiori investimenti da parte dell’azienda nella manutenzione della rete stessa ed una riduzione dei tempi per la fornitura del servizio e la riparazione dei guasti;
ii) un ammodernamento della rete di accesso nell’ottica delle reti di nuova generazione (NGN), in modo da consentire al nostro Paese di recuperare il gap rispetto ai principali concorrenti europei.
La proposta dell’Agcom sulla quale saranno consultati gli operatori mira a garantire che sia a disposizione degli utenti e delle imprese concorrenti un’infrastruttura a larga banda di qualità, con un miglioramento della manutenzione e della fornitura dei servizi.
La necessità di una rete di accesso che contenga i servizi a larga banda per i cittadini è un’esigenza primaria per il Paese ed in questa prospettiva si inquadra la decisione odierna dell’Autorità di aprire la consultazione con un modello di rete efficiente. Agli esiti della consultazione nazionale, che durerà 30 giorni, lo schema di provvedimento verrà notificato alla Commissione europea e successivamente sarà approvato in via definitiva dall’Autorità.
 
 
 
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