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 ITALIA - ITALIA - Ricariche telefonini: tabaccai preoccupati per riduzione provvigioni
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Notizia 
7 marzo 2007 0:00
 
'Sulle ricariche telefoniche non accettiamo piu' aggi da elemosina. Siamo pronti allo sciopero'. E' quanto dichiara Giovanni Risso, presidente nazionale della Fit, Federazione Italiana Tabaccai, a seguito della notizia che tutti gli operatori abbatteranno a breve i gia' bassissimi margini spettanti alla rete distributiva, a seguito della eliminazione del costo di ricarica in applicazione al decreto Bersani.
'Non e' giusto che i gestori penalizzino la nostra rete, tenendo presente che, a titolo di esempio, in futuro su una ricarica da 10 euro il tabaccaio, secondo indiscrezioni, percepirebbe un margine medio lordo di circa 25 centesimi, mentre ora ne guadagna mediamente appena 30. E pensare che molti consumatori credono ancora che i costi di ricarica aboliti andassero tutti ai tabaccai! La verita' e' assai diversa'. Per porre l'attenzione su questo problema la Giunta Nazionale Fit ha deliberato lo stato di agitazione della categoria che da dieci anni garantisce una distribuzione capillare, efficiente ed economica al servizio del consumatore, contribuendo in modo determinante al successo della telefonia mobile nel nostro Paese. La Fit chiede al Governo di farsi mediatore con le compagnie telefoniche per l'avvio di un tavolo congiunto per una costruttiva soluzione della vertenza che potrebbe anche portare alla sospensione, per protesta, della commercializzazione delle ricariche in tabaccheria, sia in modalita' scratch che on line. 'Tuttavia con la nostra professionalita' continueremo ad assicurare alla clientela tutta l'assistenza necessaria in questo momento di adeguamento alla nuova normativa introdotta dal Decreto Bersani'.
 
 
 
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