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 ITALIA - ITALIA - Risanamento Telecom Italia: si profila un'ipotesi bancaria
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Notizia 
7 marzo 2007 0:00
 
Tramontata l'opzione Telefonica per il futuro di Telecom prende piede l'ipotesi di un possibile intervento delle banche, che contribuisce al recupero di Pirelli in Borsa (+2,51% a 0,78 euro). Questo il quadro che si va delineando alla vigilia del cda di Telecom, chiamato ad approvare il bilancio 2006, a decidere sul dividendo e a valutare il piano industriale triennale, che sara' presentato il giorno successivo alla comunita' finanziaria. Su quest'ultimo tema il confronto in consiglio si preannuncia quanto meno vivace alla luce dei malumori della Pirelli di Marco Tronchetti Provera dopo il no del presidente di Telecom, Guido Rossi, e dei manager del gruppo a un accordo su larga scala con Telefonica e alla luce della loro scelta di perseguire una crescita stand alone. Della situazione che si e' venuta a creare si parlera' anche nel cda di Olimpia, convocato anch'esso domani a seguire quello di Telecom come di consueto per prendere atto del bilancio della partecipata.
Secondo il Financial Times, che cita fonti vicine alla compagnia spagnola, Telefonica ha abbandonato l'idea di acquisire una quota di Telecom Italia o di dare vita a un'alleanza con l'operatore italiano. E se 'in teoria le trattative per un'alleanza potrebbero essere riprese in futuro - scrive il quotidiano britannico - le fonti aggiungono che l'idea e' stata abbandonata per 'il futuro immediato''.
Il gruppo spagnolo esce cosi' di scena dopo la sospensione delle trattative con Pirelli per l'acquisto del 30% circa di Olimpia, la holding cui fa capo il 18% di Telecom, e dei contatti di tipo industriale con la stessa Telecom. E l'abbandono del tavolo delle trattative da parte di Cesar Alierta, che oltre a non aver trovato le condizioni per le desiderate sinergie industriali ha dovuto fare i conti con l'incertezza su chi in questo momento detenga davvero il potere decisionale all'interno del gruppo italiano, ha rilanciato le ipotesi di un ruolo piu' attivo delle banche. Gia' presenti a diversi livelli nell'azionariato di Pirelli e Telecom, Mediobanca (con la partecipata Generali) e Capitalia, in particolare, avrebbero valutato in prima battuta insieme ad altri investitori istituzionali italiani, prime fra tutti le fondazioni, di controbilanciare in Olimpia con un nucleo italiano la presenza di un alleato industriale del peso di Telefonica. Ora, venuta meno l'opzione spagnola, rimangono in teoria gli spazi per un'iniziativa, che avra' per forza di cose un carattere puramente finanziario e che dovrebbe essere concordata con Tronchetti.
Nel frattempo Pirelli si prepara a incassare, con il si' del cda di domani, un dividendo 2006 sui livelli di quelli dell'anno precedente (pari a un payout di circa il 90%) mentre per gli anni successivi e' prevedibile un ridimensionamento, che non piacera', fra gli altri, ai fondi internazionali soci di Telecom. Alla vigilia del cda la societa' ha perso da parte sua nuovo terreno in Borsa (-0,84% a 2,12 euro sui livelli di settembre/ottobre). A deprimere le quotazioni e' stato l'abbassamento dei target price da parte di piu' di una banca di investimento, alla luce di attese poco entusiasmanti sui conti 2006. Il consensus e' su circa 3 miliardi di euro di utile netto, di 13 miliardi di margine operativo lordo, di 30,8 miliardi di fatturato. Gli analisti attendono poi un calo del debito a 37,8 miliardi.
 
 
 
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