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 ITALIA - ITALIA - Svelato e smentito il piano 'segreto' tra Telecom e Telefonica
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Notizia 
19 febbraio 2007 0:00
 
"Marco Tronchetti Provera e' intenzionato ad andare avanti nell'esplorare l'alleanza con Telefonica, sostenuto dalla buona reazione che la Borsa ha riservato alla conferma dei contatti tra Pirelli e il gruppo spagnolo". E quanto scrive Repubblica che presenta una "ricostruzione" di quello che in prima pagina definisce il "patto segreto" di Telecom Italia. "Ormai ho fatto un passo indietro dalla gestione ma non possono impedirmi di valorizzare l'investimento" le parole che Tronchetti, secondo il quotidiano diretto da Ezio Mauro, "avrebbe detto ai piu' stretti collaboratori". Il prossimo passo, secondo la ricostruzione che "Repubblica" e' in grado di fare, sara' il coinvolgimento del piano inferiore, quello della Telecom, poiche' come e' ovvio non puo' essere l'azionista Olimpia a discutere di strategie industriali: "Dunque a breve - prosegue il quotidiano - verra' chiesto al management della societa' italiana di lavorare a fianco del management di Telefonica per studiare quali possono essere i risparmi e le sinergie potenziali tra i due gruppi. Una proposta in questo senso potrebbe arrivare al consiglio da Mediobanca, l'unica banca d'affari al momento coinvolta ufficialmente, al fianco di Telefonica, in virtu' di una conoscenza personale tra Gabriele Galateri e Cesar Alierta (hanno frequentato assieme in passato la Columbia University), oppure da Carlo Buora per conto dell'azionista Pirelli. Ed e' probabile che il consiglio di Telecom acconsenta a questo viaggio esplorativo e non vincolante anche se la gran parte dei consiglieri, con il presidente Guido Rossi in testa, ha accolto con grande freddezza l'ennesima turbolenza piovuta dall'alto sulla societa' telefonica. Il cda di venerdi', non a caso, ha evitato accuratamente di discutere dell'argomento Telefonica anche per ribadire una propria autonomia e indipendenza rispetto alle traversie che vengono vissute in casa Pirelli".
"Ma nello stesso tempo - prosegue l'articolo firmato da Giovanni Pons - nessuno vuole precludersi la strada di una eventualmente fruttuosa collaborazione con Telefonica, di gran lunga il piu' efficiente operatore europeo di tlc. Soprattutto perche', in base alle prime stime degli analisti su questo fronte, anche senza procedere a una fusione vera e propria ma solo ipotizzando una fruttuosa collaborazione, si otterrebbero tra 1 e 1,5 miliardi di euro all'anno tra risparmi e sinergie. Mentre sarebbero ancora da quantificare con precisione i vantaggi che i due gruppi potrebbero ottenere da una collaborazione nei Paesi dove sono entrambi presenti, Brasile, Argentina e Germania". "Se i benefici fossero veramente di questa entita', diciamo nell'ordine di almeno 500 milioni all'anno sia per Telecom sia per Telefonica - si aggiunge - , allora gli spagnoli potrebbero considerare seriamente l'acquisto di una quota di Olimpia a un prezzo compreso tra 3 e 3,4 euro per ogni azione Telecom posseduta dalla finanziaria. In pratica si tratterebbe di pagare un sovrapprezzo alla Pirelli nell'ordine di circa 500 milioni (calcolando un ingresso a 3,2 euro e un prezzo di mercato intorno a 2,5 euro) in cambio di sinergie industriali che in un anno ripagherebbero il sovrapprezzo pagato, con il vantaggio di poter essere presenti tra gli azionisti di controllo di Telecom, uno dei principali concorrenti europei di Telefonica". "Tronchetti Provera, d'altro canto - conclude l'articolo -, e' altresi' consapevole della probabile opposizione che il governo Prodi esprimera' quando l'operazione con Telefonica dovesse diventare piu' concreta. Ma a ben vedere il pericolo di un passaggio del controllo in mani estere non e' concreto. In base agli accordi firmati il novembre scorso Pirelli puo' vendere, infatti, fino al 49% di Olimpia senza obblighi verso i compagni di patto Mediobanca e Generali, ma se volesse andare oltre e' obbligata a offrire alle stesse istituzioni le azioni in prelazione. Pirelli inoltre puo' vendere fino al 30% di Olimpia senza alcun obbligo verso i Benetton, che ne detengono il 20%. Se vende dal 30% al 49% esiste un diritto di covendita a favore della famiglia di Ponzano Veneto. E proprio per garantire anche in futuro l'azionariato italiano di Telecom Tronchetti Provera sembra disposto a offrire, in cambio del via libera a Telefonica, un altro 20% di Olimpia a una istituzione finanziaria italiana vicino al governo in carica, come per esempio potrebbe essere il gruppo Intesa Sanpaolo".

Mediobanca smentisce l'ipotesi, avanzata oggi da un quotidano, di star lavorando con gli spagnoli di Telefonica per arrivare ad una proposta in vista di eventuale un accordo della societa' iberica con Telecom. "Noi - dichiara un portavoce di Medibanca - non stiamo lavorando a favore degli spagnoli nel modo piu' assoluto". (AGI) Questa mattina il quotidiano 'La Repubblica' ha parlato di un piano che il numero uno di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, starebbe mettendo a punto per portare gli spagnoli di Telefonica all'interno di Telecom con il benestare di Mediobanca. Secondo il quotidiano, Pirelli cederebbe una quota consistente di Olimpia, la holding che controlla Telecom con il 18%, agli spagnoli che entrerebbero cosi' nella piu' grande impresa di tlc italiana. Questo, stando alla ricostruzione, potrebbe non essere visto di buon occhio dal governo che teme un passaggio di mano a favore di Telefonica di una parte della rete di telecomunicazioni del Paese. Tronchetti, quindi, sarebbe disposto a cedere il 20% di Olimpia a un'istituzione finanziaria vicina all'esecutivo, che il quotidiano indica in Banca IntesaSanPaolo.
 
 
 
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