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 ITALIA - ITALIA - Telecom. Agcom stringe i tempi per la separazione della rete
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22 aprile 2007 0:00
 
Si stringono i tempi del processo di separazione della rete di Telecom Italia. Mercoledi' il Consiglio dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni varera' il documento da sottoporre alla consultazione pubblica 'sulla revisione della regolamentazione della rete di accesso fissa' dopo l'informativa preliminare che giovedi' scorso e' stata fornita dalla stessa Agcom.
Partira' cosi' la consultazione pubblica che coinvolge i concorrenti dell'ex-monopolista, al centro di trattative dopo la decisione di Pirelli di cederne il controllo. Il confronto pubblico dovrebbe durare due mesi, anche se sara' lo stesso Consiglio dell'Authority a indicarne il termine preciso. Poi iniziera' la preparazione del testo finale che fissera' regole che l'Agcom avra' il potere di imporre anche nel caso in cui non fosse possibile trovare un accordo con l'azienda: questo se andra' in porto l'emendamento al ddl sulle liberalizzazioni che il Governo ha annunciato di volere inserire a giorni, proprio per rafforzare il potere dell'Authority su questo terreno.
Insieme alla consultazione iniziera' anche un monitoraggio sulla situazione della rete di nuova generazione e di come facilitare gli investimenti su di essa. A tale proposito l'Authority starebbe studiando un meccanismo di remunerazione incentrato su tariffe di terminazione piu' alte per chi investe rispetto a chi gestisce chiamate sulle reti di vecchia generazione. Un meccanismo che, come sottolineato nei giorni scorsi dal presidente dell'Autorita' Calabro', ha gia' dato buoni frutti nelle reti di telefonia mobile.
In ogni caso l'Autorita', anche con i maggiori poteri che le conferira' il Governo, potra' arrivare (se necessario) a imporre solo una separazione funzionale, e cioe' la creazione di una nuova divisione di Telecom, per quanto nettamente separata dal gruppo.
E' stato il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni a sgombrare il campo da qualsiasi equivoco, sottolineando in una audizione parlamentare che una separazione societaria non potrebbe nascere da un atto dell'Agcom ma avrebbe bisogno dell'accordo dell'azienda.
Qualora Telecom valutasse spontaneamente questa possibilita' potrebbe riscuotere, secondo indiscrezioni giornalistiche circolate nei giorni scorsi, l'adesione di una serie di investitori che avrebbero vagliato con la societa' stessa l'interesse a scorporare 'l'ultimo miglio', un asset giudicato con un rapporto rischio-rendimento molto interessante.
Al di la' di questa ipotesi, sia il ministro che il presidente Calabro' hanno confermato in diverse occasioni che il modello cui si guarda e' quello inglese, dove la business unit per la rete di Bt, Openreach, e' posta sotto la stretta sorveglianza dell'Ofcom, l'Autorita' britannica. Si pensa ad una governance costituita da almeno 3 consiglieri su 5 indipendenti e alla gestione separata delle attivita' proprio come avviene oggi per British Telecom.
 
 
 
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